Caos idrico, maggioranza-opposizione insieme: “Troppi disservizi convocare consiglio”

 
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Uno striscione di protesta esposto durante una seduta di consiglio comunale sul caso Caltaqua

Gela. L’emergenza idrica non finisce mai e ormai l’hanno capito anche a Palazzo di Città. Il sindaco Lucio Greco sta cercando di creare un canale di dialogo con i manager di Caltaqua, ma nei quartieri la situazione è sempre preoccupante. Il servizio non assicura rifornimenti idrici costanti. Si paga anche quando l’acqua non arriva. La commissione tecnica, lo scorso anno, ha votato per lo scioglimento anticipato del contratto, con l’assenso del primo cittadino. Ad oggi, però, si prosegue con Caltaqua e le prospettive sono quelle di sempre, in attesa che l’Ati assuma le funzioni di controllo. Il caso potrebbe ancora una volta arrivare in consiglio comunale, addirittura con richieste bipartisan. Esponenti della maggioranza di Greco e consiglieri di opposizione hanno firmato una missiva per ottenere la convocazione di una seduta monotematica dell’assise civica, tutta dedicata ai disservizi. Ci sono le firme dei consiglieri di “Libera-mente” Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti, di Rosario Trainito di “Un’Altra Gela”, dei dem Alessandra Ascia e Gaetano Orlando e degli esponenti di centrodestra Sandra Bennici (Fratelli d’Italia) e Gabriele Pellegrino (“Avanti Gela”). “Come è noto, il territorio della città continua a non poter usufruire di un servizio idrico integrato conforme agli standard di qualità e di quantità prescritti dalle convenzioni di gestione dello stesso – si legge nella richiesta inoltrata al presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito e al sindaco Lucio Greco – è noto, inoltre, che ad oggi non sono rispettati i livelli minimi del servizio e che gli utenti non hanno mai, per siffatto inadempimento, ricevuto alcun indennizzo o ristoro. La costante e perdurante crisi idrica costringe gli utenti del territorio, tra le altre cose, ad un esborso economico per un approvvigionamento che, invece, dovrebbe essere garantito. La situazione eccezionale e straordinaria che si sta presentando in città sta determinando disagi e, in mancanza di una definitiva risoluzione, potrebbe determinare problemi di ordine sociale tra la popolazione”.

Per i sette consiglieri che premono per ottenere un dibattito pubblico, non ci sono miglioramenti e a pagarne le conseguenze più gravi sono gli utenti. Inoltre, dovranno essere convocati tutti i responsabili degli enti e delle società che hanno un ruolo diretto nel ciclo dell’acqua, da quelli dell’Ati ai manager di Caltaqua e Siciliacque. Un altro monito notificato direttamente al sindaco Lucio Greco, che invece pare aver imboccato una strada di mediazione con Caltaqua. Ieri, è stato ratificato un accordo per un possibile progetto che elimini gli allagamenti nella zona di via Venezia. Nei quartieri, però, l’acqua continua ad essere un “lusso”, pagato a caro prezzo. L’area critica della maggioranza e due consiglieri di opposizione, probabilmente vogliono far capire a Greco che su questo tema non possono esserci differenze politiche.

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