Caos percorsi covid, Caltagirone ammette: “Scelte condizionate da vincoli normativi”

 
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Il manager Asp Alessandro Caltagirone

Gela. I percorsi covid-19 sono tornati ancora una volta al centro del dibattito tra il management e gli operatori del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”. Si parla già di nuove “iniziative di assetto logistico e della definizione di investimenti già in corso per la struttura di via Palazzi”. Ad annunciarli è stato Alessandro Caltagirone, direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, durante un incontro in video conferenza convocato dalle organizzazioni sindacali della dirigenza medica, rappresentate dai segretari Giovanni Alario (Anpo Ascoti Fials), Rosario Caci (CISL  Cl, Ag, En), Salvatore Loggia (Cimo) e Rosario Ferraro (Fessmed).

Quasi un’ammissione di responsabilità la decisione del manager di “attivare un’area dedicata alle attività di pre-ricovero, dove effettuare tutti gli esami compreso il tampone ororinofaringeo – assicurano le organizzazioni sindacali mediche -, e la definizione di linee guida ben chiare sulla distinzione dei percorsi e la sicurezza della gestione dei pazienti durante tutto il ciclo di permanenza all’interno del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele” di via Palazzi”.

“Dopo aver constatato che le modifiche già attuate e di prossima realizzazione dei percorsi covid dell’ospedale “Vittorio Emanuele” avrebbero potuto generare confusione tra gli operatori e nella cittadinanza – spiegano i segretari sindacali comparto medico – Abbiamo deciso di convocare il manager, convinti che il confronto tra le parti avrebbe potuto essere un ottimo momento di analisi in ambito sanitario della fase due legata alla gestione dell’emergenza coronavirus”.

Il vertice tra sindacati e management dell’Asp cl2 ha permesso di analizzare le “criticità riscontrate nella fase 1 dell’emergenza Covid – spiegano i segretari Alario, Caci, Loggia e Ferraro – affinché l’esperienza maturata potesse essere un utile elemento di cui servirsi”.

Secondo il direttor generale il percorso covid dei pazienti, dall’accesso agli spostamenti tra le unità operative, è stato caratterizzato “da vincoli normativi che hanno spesso condizionato le scelte strategiche e le azioni messe in campo sino ad oggi”. Vincoli che le organizzazioni sindacali comparto sanità avevano sottolineato evidenziando pericoli da contagio per operatori e pazienti ospedalieri.

L’incontro di oggi ha permesso di annunciare la realizzazione di un nuovo Pronto soccorso Infettivologico, “recentemente – concludono le organizzazioni sindacali delle dirigenze mediche – il direttore Caltagirone ha riferito di avere pubblicato gli atti di gara”. Il nuovo Pronto soccorso Infettivologico sarà dotato di una Tac e verrà ubicato nei locali che hanno ospitato l’ormai ex-banca e depositi attigui, opportunamente ristrutturati”. Intanto l’Asp di Caltanissetta è dovuta correre ai ripari per avere perso le richieste di tampone degli utenti in quarantena. Oggi sono stati convocati i primi cittadini presso la struttura allestita all’ex mattatoio, dove invece di dieci persone se ne sono presentate settanta. Domani si replica.

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