Caso Eni, pronte tre interrogazioni: i dubbi dell’Udc, “il sindaco deve spiegare tutto”

 
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Gela. Il caso Eni diventa sempre più politico e il sindaco Angelo Fasulo non può
aspettarsi sconti neanche all’interno della sua stessa maggioranza. In vista della prossima seduta di question time, infatti, sono già pronte tre interrogazioni

tutte incentrate sugli sviluppi dell’accordo concluso nelle scorse settimane fra i tavoli del ministero dello sviluppo economico. Le firme sono dei consiglieri Guido Siragusa, Giuseppe Morselli e Terenziano Di Stefano. Le più pesanti, senza dubbio, sono quelle apposte da Siragusa e Morselli.
“L’accordo politico concluso tra Udc e primo cittadino – spiega Siragusa – non può prescindere dalla concretizzazione di tutti gli impegni. L’intesa sul futuro di Eni diventa strategica per la tenuta economica della città. Di conseguenza, il sindaco deve spiegarci a che punto siamo e, soprattutto, se le condizioni indicate dal consiglio comunale verranno rispettate”. L’attenzione dei tre consiglieri si è incentrata sulla vertenza dell’indotto, sulle compensazioni promesse da Eni e, ancora, sulla possibile costruzione in città dell’intera componentistica necessaria alla nuova piattaforma Prezioso K.
“Gli accordi politici – spiega Siragusa – non possono essere unilaterali. L’Udc chiede la piena collaborazione del sindaco su un caso così importante”.
Insomma, il protocollo sugli investimenti di Eni, qualora non venisse messo in immediata esecuzione, rischia di far saltare il banco della maggioranza, almeno per quanto riguarda il gruppo dell’Udc. Nelle interrogazioni, si chiede un preciso impegno circa la costruzione in città, da parte delle aziende locali, dei componenti necessari alla piattaforma Prezioso K nonostante, negli scorsi giorni, il presidente della regione Rosario Crocetta abbia già preannunciato l’interessamento dei cantieri navali di Palermo. Ma non è tutto.
Viene indicata l’esigenza di un effettivo cronoprogramma che possa regolare l’avvio dei lavori all’interno della raffineria di contrada Piana del Signore e tempi certi sullo sblocco degli ammortizzatori sociali straordinari. Ulteriore capitolo, quello dei 32 milioni di euro che Eni dovrebbe investire sotto forma di compensazioni. Siragusa, Morselli e Di Stefano vogliono risposte dal sindaco, date precise e priorità da mettere sotto attenzione.
La tensione, dopo le tante proteste dei lavoratori dell’indotto in aula consiliare, è ancora palpabile e, soprattutto in casa Udc, potrebbe aprire riflessioni ancora più ampie qualora il sindaco non assicurasse il rispetto degli impegni assunti.

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