“Ciliegino”, Greco conferma linea atto di indirizzo: Agroverde presenta ricorso

 
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Le aree dell'ex polo "Agroverde" mai partito

Gela. “L’atto di indirizzo è molto importante, per evitare gli errori del passato”. Il sindaco Lucio Greco anche nel corso della seduta di question time, rispondendo all’interrogazione del gruppo di “Avanti Gela”, ha confermato la linea sulla ripresa del progetto “Ciliegino”, fermo da ormai oltre sette anni. I consiglieri comunali Salvatore Scerra e Gabriele Pellegrino, nella loro interrogazione, hanno chiesto spiegazioni sulla mancata risposta del Comune alla proposta avanzata dalla “Green Enesys”, azienda disponibile a versare circa 5 milioni di euro a Palazzo di Città per subentrare nel progetto. L’atto di indirizzo voluto fortemente dal sindaco, predisposto insieme al suo esperto, l’ingegnere Pietro Inferrera, punta tutto sull’acquisizione delle aree da parte del municipio, che poi seguirebbe la strada del bando internazionale per individuare il partener privato, assicurando la copertura dei costi degli espropri. L’avvocato non pare più disponibile a sedersi al tavolo con i referenti di altri gruppi (spesso privi delle necessarie garanzie), eventualmente interessati a rilevare il progetto. Dai banchi di “Avanti Gela” sono arrivate aperture alla collaborazione, ma Scerra è stato piuttosto deciso. “Il sindaco non ha spiegato le ragioni che l’hanno portato a non dare una risposta all’azienda che ha presentato la proposta”, ha detto. Giovedì sera, l’atto di indirizzo arriva in aula consiliare e la maggioranza sarà di nuovo messa alla prova. Far cadere il provvedimento predisposto dall’amministrazione comunale causerebbe uno scossone di fine anno che in realtà pochi si attendono. Anche in maggioranza, sul caso “Ciliegino” ci sono comunque visioni differenti, ma giovedì bisognerà fare sintesi. Dalla commissione sviluppo economico, il presidente Rosario Faraci spiega di sostenere l’atto di indirizzo, “anche se da un punto di vista tecnico va integrato e approfondito”. “L’idea del bando internazionale per individuare l’azienda che potrà realizzare il progetto mi convince – dice – ma si dovrà trattare di aziende di alto, altissimo profilo. Sulla questione, di recente, ci sono state inutili esasperazioni. La soluzione proposta dall’amministrazione può essere importante per dare risposte su una vicenda, che per troppi anni è stata avvolta da scarsa trasparenza”.

In commissione, tra esponenti di maggioranza e consiglieri di opposizione le idee in materia sono differenti e così ognuno si pronuncerà direttamente in aula, nel corso del dibattito sull’atto di indirizzo della giunta. Nel corso delle verifiche condotte in commissione sviluppo economico, anche attraverso l’audizione del dirigente del settore, è emerso inoltre che la cooperativa Agroverde ha proposto ricorso al Tar contro la revoca delle autorizzazioni, decisa dalla Regione. Ricorso che è stato trasmesso per conoscenza a Palazzo di Città, dove invece si discute delle mosse che l’amministrazione comunale si appresta a concretizzare. “E’ la città che deve indignarsi davanti a certi atteggiamenti”, aggiunge Faraci richiamando chiaramente quanto accaduto negli anni intorno ad un investimento, che ad oggi rischia solo di gravare pesantemente sulle casse del municipio. Ora, l’amministrazione Greco dovrà passare alla fase operativa del nuovo piano di sviluppo, che giovedì arriva in consiglio.

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