“Ciliegino”, Greco tira dritto: in Regione progetto “parallelo” sulle stesse aree

 
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Le aree dell'ex polo "Agroverde" mai partito

Gela. L’amministrazione comunale tira dritto sulla strada che il sindaco Lucio Greco ha tracciato per tentare di far vedere la luce al progetto “Ciliegino”, fermo da sette anni. E’ stato definito un atto di indirizzo, che passa dall’acquisizione di tutte le aree e dal pagamento degli espropri, per finire con un bando internazionale per l’individuazione del partner privato. Ieri, il capogruppo di “Avanti Gela” Salvatore Scerra ha chiesto però che si valuti quanto proposto dalla svizzera “Green Enesys”, in partnership con “Viridi”. Nella proposta fatta pervenire a Palazzo di Città, si parla di circa cinque milioni di euro già pronti per essere versati nelle casse del Comune, che così non dovrebbe usare proprie risorse finanziarie per coprire gli espropri. Scerra ha lanciato un messaggio di collaborazione, anche all’amministrazione comunale, purché si faccia il “bene della collettività”. Greco apprezza l’apertura, ma conferma l’intenzione di andare avanti con il piano già predisposto. “Accolgo con piacere la volontà dell’opposizione di collaborare con l’amministrazione che dirigo e rappresento, sempre che le proposte che mi vengono avanzate siano chiaramente finalizzate al bene comune. Per quanto riguarda la questione “Ciliegino”, faccio rilevare che l’amministrazione comunale, dopo il fallimento degli anni passati, ha già intrapreso un iter, in stretta collaborazione con i massimi dirigenti regionali, per la definitiva risoluzione del problema. In questo momento, qualunque proposta, per quanto in buona fede e apparentemente allettante, che non sia però in linea con quanto programmato, può farci pericolosamente allontanare dall’obiettivo che ci siamo prefissati. In fondo, le lezioni del passato a qualcosa dovrebbero pur servire”. La commissione consiliare urbanistica ha rilasciato un parere favorevole all’atto di indirizzo dell’amministrazione comunale. La documentazione è sotto verifica anche da parte della commissione sviluppo economico, che dovrà a sua volta rilasciare parere e che intanto ha ascoltato in audizione sia il vicesindaco Terenziano Di Stefano, che ha delega al settore, sia il dirigente Emanuele Tuccio.

I paradossi e le incongruenze, anche burocratiche, negli anni hanno sempre caratterizzato tutto il caso “Ciliegino”. Nato come maxi progetto che avrebbe dovuto far impennare le sorti economiche della città, invece si è dimostrato un flop che pesa sulle spalle degli ex proprietari delle aree e sulle casse del Comune. La Regione, attraverso l’assessorato all’energia, ha dato sostegno al progetto dell’amministrazione comunale e il sindaco non dimentica mai di sottolinearlo. I paradossi, però, continuano a manifestarsi. Proprio alla Regione va avanti l’iter di un progetto parallelo, che secondo l’imprenditore marchigiano Tiziano Giovannetti, proprietario della società “Agroenergie srl”, dovrebbe sorgere nelle aree delle contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio. Un investimento ipotizzato da 50 milioni di euro e ribattezzato “Gela Fv”. Tra maggio e giugno, gli elaborati sono stati trasmessi ai tecnici dell’assessorato territorio e ambiente, che hanno avviato le procedure Via-Vinca. Pare che sia stata fissata anche una conferenza di servizi, mentre in municipio il sindaco e la sua giunta ritengono di aver trovato la soluzione definitiva per il rilancio.

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