Cinquanta minori a rischio finiscono in comunità protette, tanti i casi difficili

 
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Gela.
Sono cinquanta e, stando ai provvedimenti emessi dai magistrati del tribunale dei minorenni di Caltanissetta, si tratta di giovani a rischio. Per questa ragione, sono stati assegnati a diverse strutture specializzate sparse lungo l’isola.

Allo stato attuale, in base alle decisioni giunte dai magistrati del tribunale nisseno, sono i funzionari di Palazzo di Città a versare l’ammontare utile per coprire le rette richieste dai gestori delle strutture protette. Il numero dei minori a rischio allontanati dalle famiglie d’origine si è mantenuto costante soprattutto negli ultimi anni.
Oltre ai cinquanta giovani già assegnati alle comunità che li stanno ospitando, a carico delle casse comunali ci sono due maggiorenni e altrettante donne con figli a seguito. Gli obblighi imposti dalle autorità giudiziarie, così, hanno fatto scattare le prime risposte dagli uffici municipali. Duecentoquarantamila euro serviranno a coprire i costi delle rette fino a maggio. Stanziamento che dovrà essere ripetuto per i mesi successivi.
Solo in questo modo, date le difficoltà economiche delle famiglie d’origine dei minori, sarà possibile garantirne il mantenimento nelle strutture protette e dare una risposta ai titolari delle comunità protette.

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