Colpito da una gru, si indaga sulle manovre precedenti alla morte di Vizzini

 
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Gela.
Si stanno concentrando intorno alle manovre effettuate dalla gru che lo travolse, schiacciandolo, le indagini avviate dai magistrati della procura dopo la tragica morte dell’operaio cinquantaquattrenne Antonio Vizzini. Vengono passate al setaccio tutte le fasi precedenti all’incidente che si verificò nell’area della centrale termoelettrica della fabbrica Eni di contrada Piana del Signore.

I familiari dell’operaio morto hanno scelto di essere seguiti da un loro legale, l’avvocato Riccardo Lana. Sotto osservazione, inoltre, rimangono tutte le autorizzazioni rilasciate per l’effettuazione degli interventi proprio nell’area dello stabilimento trasformatasi in scenario della cruenta morte.
Intanto, i sindacalisti del settore edile hanno scelto di avviare un’iniziativa a sostegno della famiglia del cinquantaquattrenne. Una parte del salario spettante, per una giornata lavorativa, ai loro iscritti potrebbe essere donata ai familiari. “Stiamo cercando di capire quale forma possa essere più adatta – spiega il segretario provinciale della Filca Cisl Francesco Iudici – sicuramente, anche se non conosciamo ancora i tempi, ci sarà la nostra presenza e quella di tutti i lavoratori edili dell’indotto. E’ il minimo che si possa fare davanti ad un evento di questo tipo”.

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