Colpo alla tabaccheria Barranco, il ventenne indagato chiede la libertà

 
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Gela. Vuole lasciare il carcere di contrada Balate dove è attualmente recluso con l’accusa di aver fatto parte del gruppo che rapinò, lo scorso dicembre, la tabaccheria Barranco di via Crispi. Così, il legale di fiducia del ventenne Salvatore Cannizzaro ha deciso di rivolgersi ai magistrati del tribunale della libertà di Caltanissetta.

L’udienza di discussione è stata appena fissata per il prossimo 25 settembre. L’avvocato Giovanni Cannizzaro avrà modo di esporre le ragioni del ventenne, ritenuto dagli investigatori tra i più attivi durante i minuti del colpo. Avrebbe addirittura ingaggiato una vera e propria lite con il titolare dell’esercizio commerciale nel tentativo di far perdere le proprie tracce. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia, successivo al suo arresto, il ventenne fece scena muta davanti al giudice delle indagini preliminari Paolo Fiore. Insieme a lui, venne arrestato un diciassettenne, ritenuto a sua volta componente della banda. Per il giovane, difeso dall’avvocato Davide Limoncello, è stata confermata la permanenza nel penitenziario minorile di Caltanissetta, in attesa del giudizio di riesame già chiesto dal legale.

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