Corso di chitarra e canto per la liturgia a Balate, Caltaqua dona strumenti a detenuti

 
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Gela. Un dono per provare ad aiutare chi oggi è ristretto in carcere a riscrivere domani, quando il debito con la giustizia sarà stato saldato, la propria vita su uno spartito tutto nuovo. E’ la metafora che ha animato il nuovo progetto di formazione e di reinserimento sociale avviato nella casa circondariale di Balate. Recependo una sollecitazione del cappellano del carcere, la direzione dell’istituto ha dato il via ad un corso di chitarra e canto per l’animazione liturgica all’interno della stessa casa circondariale. A questo progetto ha dato il proprio contributo anche Caltaqua. La società di gestione del servizio idrico integrato per il territorio della provincia di Caltanissetta ha, infatti, donato dieci chitarre che sono state benedette proprio ieri mattina nella chiesa di San Rocco nel corso di una celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo di Piazza Armerina monsignor Rosario Gisana.

Anche con questo piccolo gesto Caltaqua ha voluto ribadire la volontà di essere concretamente al fianco di chi opera e si spende per la crescita del territorio. Un processo collettivo che passa anche dall’attivazione di progetti inclusivi e di integrazione sui quali Caltaqua ha, da sempre, scommesso con determinazione.

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