“Da marzo 85 mila tamponi e 6 per cento positivi”, prefettura: “Mantenere misure”

 
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Un controllo dei militari in centro storico

Gela. Un bilancio più preciso, il prefetto Cosima Di Stani, i sindaci di tutta la provincia e l’Asp lo faranno a fine mese. Sarà possibile avere un primo quadro attendibile dei numeri del contagio, alla luce delle restrizioni imposte dal governo e delle ordinanze come quella firmata dal sindaco Lucio Greco, che ha chiuso le scuole, bloccato i mercati e interdetto diverse zone della città. Questa mattina, in remoto, il prefetto ha voluto avere un confronto ampio. Da Asp hanno fatto sapere che dall’inizio dell’emergenza, lo scorso marzo, sono stati effettuati e processati 85 mila tamponi (molecolari e rapidi) per tutta la provincia, con un livello di positivi che si aggira intorno al 6 per cento complessivo. La prefettura sostiene le misure urgenti, assunte dai sindaci, con le chiusure per tentare di bloccare la corsa del contagio. I vertici Asp hanno comunque spiegato che “l’incidenza dei contagi nella sola popolazione scolastica è del tutto minoritaria rispetto all’insieme dei contagi”.

Lo screening è in corso anche su studenti e corpo docente. Da un punto di vista strettamente sanitario, i nosocomi di Caltanissetta e Gela stanno concentrando tutti i posti Covid. Almeno in questo periodo, invece, gli ospedali di Niscemi, Mazzarino e Mussomeli faranno da supporto, potendo ricevere pazienti non Covid da Caltanissetta e Gela. Nel corso della verifica, Asp ha comunicato che sta per partire un monitoraggio complessivo, con test sugli ospiti delle Rsa del territorio, delle case di riposo e delle comunità alloggio. “I sindaci hanno espresso l’esigenza che sia mantenuto un costante confronto con la direzione strategica dell’Azienda sanitaria”, fanno sapere dalla prefettura.

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