“Dc nel centrodestra ma aperti a forze moderate”, Licata: “Federico? Nessuno lo vuole escludere”

 
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Il commissario Dc Giuseppe Licata

Gela. E’ uno dei cuffariani della prima ora, in città, e aderì al progetto della Dc, dopo costanti contatti e interlocuzioni con l’ex presidente della Regione. All’ex assessore Giuseppe Licata è stata affidata la guida del partito locale, allo stato come commissario. Spetterà a lui costruire il percorso verso le amministrative. Il segretario provinciale Gero Valenza l’ha scelto così come ha affidato la vicesegreteria provinciale al predecessore di Licata, Natino Giannone. Il gruppo locale della Dc ha sempre avuto un filo diretto con il fondatore del partito Cuffaro e con la dirigenza regionale e provinciale. “Ci muoviamo nel solco del centrodestra, c’è un accordo regionale e il modello non cambia – spiega Licata – devo dire che in città il centrodestra ha precise peculiarità. E’ anche monco, al momento manca l’Mpa, gruppo rimasto in giunta. Dobbiamo lavorare per far vincere il progetto amministrativo sul quale lavoriamo ma anche per assicurare governabilità. Non dobbiamo stare insieme solo perché siamo tutti partiti di centrodestra. Ci deve essere un’idea comune di città. Ci troveremo ad affrontare il dissesto, la crisi di bilancio del Comune, dovremo cercare di individuare risorse per dare più personale al municipio, anche con iniziali strumenti temporanei. Dobbiamo affrontare questioni difficili”. Licata, insieme al gruppo locale, è stato nella giunta Greco ma lo scorso anno il rapporto si è interrotto. Ora, l’intenzione è di rimanere saldamente nel progetto di centrodestra. “Deve essere un centrodestra inclusivo e aperto verso le forze moderate. Ci sono valori condivisi – aggiunge – con gruppi come Italia Viva, con gli altri moderati, con lo stesso Lo Nigro e anche con Federico. L’importante non è la ricerca di un sindaco. Occorre prima fare squadra, ricercare un’alleanza che abbia una visione di insieme per la città. Bisogna iniziare da una condivisione di regole, di principi e di idee di natura programmatica”. Proprio il rapporto con l’ex parlamentare Ars Federico continua a generare sviluppi sicuramente non finalizzati all’unità del partito. “Non dobbiamo ragionare su un problema Federico – dice inoltre Licata – noi vogliamo un partito unito e scelte condivise. A Federico è stata offerta la presidenza e sono stati indicati altri incarichi che con la sua grande esperienza avrebbe potuto svolgere con efficacia. Non ha accettato. Ha risposto dopo tempo, spiegando di non essere interessato. Per l’incarico avuto, ho ricevuto telefonate di auguri da tutto il partito e da altri esponenti del centrodestra. Mi sarei aspettato una chiamata anche da Federico. Ma non è un problema se non l’ha fatto. Ha parlato di liste che intende presentare, legittimamente. Probabilmente, vuole autonomia. Però, non è la Dc che non vuole Federico. Basta valutare le sue scelte per capire quale sia la situazione attuale. In ogni caso, saremo sempre pronti a dialogare con un esponente di centrodestra e moderato come lui”.

Conclude ringraziando chi l’ha sostenuto. “Ringrazio il mio partito, gli amici del gruppo locale, Natino Giannone che oggi è vicesegretario provinciale, Angelo Barranco che è dirigente nazionale del partito, il consigliere  Enzo Cascino e tutti indistintamente, donne e uomini, che in questi due anni hanno contribuito a fondare la nuova Dc, partito che dobbiamo continuare a fare crescere, tutti insieme – aggiunge inoltre – come squadra, ascoltando le esigenze del territorio e dando risposte alle richieste che giungono dai cittadini”.

2 Commenti

  1. Buona sera
    Avv. Licata come Passepartout il giro dei partiti in 2 anni, dal PD sinistra alla giunta Greco di Destra per arrivare alla via di mezzo DC, come dire dove c’è poltrona mi ci trovo……

  2. Buon lavoro avvocato, lasci perdere qualsiasi commento, Lei è la persona giusta, vista la giovane età,per poter contribuire ad una vera azione innovativa sulle dinamiche della politica locale e soprattutto a fare cambiare rotta , assieme al centro destra ed ai moderati, per offrire ai tanti giovani Gelesi una Nuova primavera diversificata dalla vecchia politica oramai logora e incapace.

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