Divergenze sull’ammontare del progetto per il museo, risolto il contratto con il professionista incaricato

 
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Gela. L’iter della progettazione degli interventi di ampliamento, adeguamento e ammodernamento del museo regionale dovrà ripartire. I vertici del Parco archeologico di Gela e il direttore del museo, Luigi Gattuso, hanno revocato il contratto stipulato con l’ingegnere che aveva ottenuto l’affidamento dei servizi. In base alle indicazioni tecniche, il progetto avrebbe dovuto assicurare interventi per un importo non superiore ai circa tre milioni di euro finanziati. L’elaborato presentato dal professionista, invece, supera i 13 milioni di euro. Per alcuni mesi, c’è stata una fitta corrispondenza tra gli enti che gestiscono l’area museale e il professionista. Negli scorsi giorni, è arrivata la decisione, formalizzata in una determina del Parco Archeologico di Gela. Le parti non sono riuscite a raggiungere un’intesa. Il professionista ha fatto sapere, ad inizio settembre, che non può “essere chiamato a rivedere nuovamente il progetto”.

Per i vertici del Parco archeologico, ci sono gli estremi della revoca per “inadempimento contrattuale” e così è stata decisa la “risoluzione”. Il museo, da diverse settimane, non è fruibile a causa della necessità di interventi strutturali.

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