Dottore, sta crescendo bene il mio bambino?

 
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Sempre, nel fondo del cuore di ogni genitore, si agita questa fatidica domanda.

La crescita corporea di ogni persona, non è un processo sempre uguale, ma segue un percorso abbastanza comune e si può tenere sotto controllo. Vi sono periodi della vita in cui si manifesta un maggior accrescimento e dei periodi in cui la crescita avviene con variazioni più piccole
La crescita del bambino consiste nell’insieme di modificazioni corporee che gli permettono di acquisire, al termine della pubertà, i tratti anatomici, fisiologici e morfologici tipici dell’età adulta. La crescita, dunque, non rappresenta un semplice aumento delle dimensioni del corpo, ma anche una progressiva modifica di forme e composizione corporea.

CRESCITA IN PESO
Alla nascita il peso appare alquanto variabile (dai 2,7 sino ai 4,5 kg). Nei giorni seguenti il neonato accusa una perdita ponderale pari a circa il 5-10% del peso iniziale, a causa della disidratazione e di un apporto alimentare talvolta insufficiente (colostro). Dopo questo periodo, entro una decina di giorni, il neonato riacquista rapidamente il peso perduto e procede con la crescita. Già a 4-5 mesi la sua massa corporea è raddoppiata, mentre alla prima candelina risulterà addirittura triplicata e dai 18 mesi ai 2 anni l’incremento è attorno al chilo . Attorno ai due anni di età, il peso alla nascita è circa quadruplicato e dai due a cinque anni il peso aumenta di poco meno di kg2 l’anno, sino ad arrivare a circa 38 kg alla pubertà.

CRESCITA IN STATURA
Il corpo del bambino cresce rapidamente nel primo anno di vita, aumentando, in termini di lunghezza, del 50% rispetto ai valori neonatali. A questi primi 25 cm se ne aggiungeranno altri 12-13 al termine del 24° mese. Da questo momento in poi il ritmo di crescita staturale si mantiene relativamente costante (+ 5-6 cm/anno). All’età di quattro anni, il bambino avrà raddoppiato la sua altezza (100 centimetri circa) e la triplicherà 8 anni più tardi (150 centimetri).
Nel periodo prepubere si verifica, sia nel maschio che nella femmina, un netto scatto staturale (+ 8-12 cm/anno per due o tre anni) che persiste fino al raggiungimento della maturità sessuale.
Questa rapida crescita in statura è anticipata nelle femmine (inizia intorno ai 9 anni e mezzo, raggiunge il picco a 12 e termina intorno ai 14), mentre nei maschietti è un pochino più ritardata (dagli 11-12 anni fino ai 16, con picco intorno ai 14). Per questo motivo, tra gli 11 ed i 14 anni, le femmine sopravanzano in statura i maschi.

CURVE DI CRESCITA
Per capire meglio la crescita di un bambino, aiutano le “Curve di crescita”. Si parte dal presupposto che tutti i bambini sani tendono a crescere allo stesso ritmo, aumentando di quantità simili in periodi di tempo simili (anche se non perfettamente identici). In genere, si riferisce l’accrescimento corporeo a un determinato “percentile”.
A ogni età e per ogni misurazione, il novantacinquesimo “centile” rappresenterà i bambini più grandi: solo 5 su 100 saranno più grandi e i restanti 95 saranno più piccoli. All’altro estremo, il 5° centile rappresenterà i bambini piccoli e i restanti 95 saranno più grandi. Il pediatra potrà prendere in considerazione oltre all’età anagrafica anche l’”età ossea” mediante l’esame di una radiografia del polso e mano sinistra. Può succedere che un bambino apparentemente basso per la sua età (basso percentile) abbia in realtà un ritardo della maturazione ossea, che suggerisce che vi sia ancora tempo per la crescita non ancora conclusa.
Valutando oltre all’età ossea anche l’altezza dei genitori è possibile calcolare, con semplici operazioni matematiche, la cosiddetta “target zone”, vale a dire la statura definitiva, o bersaglio genetico, prevista nell’età adulta. Si tratta ovviamente di dati medi, che possono variare leggermente da individuo ad individuo.

Dottor Antonino Bianca Pediatra
http://www.studiomedicobianca.it

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