Evasione fiscale milionaria, rimangono in carcere tre imprenditori sott’indagine

 
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Gela.
Rimangono in carcere tre imprenditori coinvolti nel blitz antievasione fiscale “Stack of paper” organizzato dai militari della guardia di finanza e dai magistrati della procura. Sono state rigettate, infatti, le istanze presentate dai difensori.

La richiesta era quella di ottenere eventuali misure restrittive diverse dalla detenzione in carcere. Stando alle accuse, sarebbero tra gli artefici della presunta evasione fiscale da quasi sette milioni di euro tutta imperniata sulle sorti societarie della Metal Impianti e di molte altre aziende costituite per l’emissione di false fatture.
Il giudice delle indagini preliminari Fabrizio Molinari non ha accolto le richieste formulate dagli avvocati Giacomo Ventura e Flavio Sinatra che assistono i tre indagati. Non è da escludere che una sorte analoga possano avere quelle depositate dagli avvocati Davide Limoncello, Giuseppe Fiorenza e Giusy Ialazzo per conto di altri due indagati, Fabio Fasulo e Roberto Li Calzi, attualmente costretti agli arresti domiciliari.
Tutti gli accusati si sono difesi facendo riferimento ad operazioni contabili effettuate solo in relazione a veri lavori di metalmeccanica eseguiti nel corso degli anni.

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