Ex consiglieri di nuovo in corsa, stessi volti ma tanti “traslochi”: in quattro anni è cambiato tutto

 
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Degli schieramenti di quattro anni fa è rimasto molto poco

Gela. Sono passati solo quattro anni dall’insediamento di un consiglio comunale che arrivava da una competizione elettorale conclusasi con l’inattesa vittoria, almeno per dimensioni, dell’allora sindaco grillino Domenico Messinese (oggi neanche ai nastri di partenza). Sembra però un’era “geologica” fa. Tanti di quei consiglieri comunali sono pronti a ripresentarsi, ne mancano veramente pochi, ma simboli e collocazione sono totalmente diversi. C’è chi parla di trionfo del “civismo” e chi invece non nasconde pesanti accuse di trasformismo (piuttosto spinto). Una cosa è certa, è cambiato tutto. Stessi volti ma “ispirazioni” elettorali del tutto differenti. Pochi si ripresenteranno sotto le stesse insegne. Ci saranno i grillini Virginia Farruggia, Vincenzo Giudice e Angelo Amato, che pentastellati erano quattro anni fa e del movimento continuano a far parte, adesso a supporto di un altro ex consigliere a cinquestelle, Simone Morgana (che corre per la poltrona di sindaco). Tra i pochi a rispolverare lo stesso simbolo, c’è poi Salvatore Sammito, nel 2015 arrivato in municipio con Un’Altra Gela di Lucio Greco e a fine aprile di nuovo alle urne con la stessa lista e lo stesso candidato, ovvero l’avvocato “civico”. I dem, che a loro volta appoggiano Greco, hanno fatto una scelta che quattro anni fa neanche i più scettici avrebbero previsto. Furono campioni di voto, nonostante la sconfitta del loro candidato Angelo Fasulo, ma adesso non avranno neanche il simbolo. Il segretario Peppe Di Cristina ha detto sì ad un patto “civico” che non annovera loghi di partito. Si schiereranno sotto il marchio “Uniti siamo gelesi”. Tanti però non ci sono più. Si ripresentano l’ex presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia e forse Guido Siragusa (che quattro anni fa non faceva ancora parte dei dem ma venne eletto con una lista a supporto di Fasulo ribattezzata Polo Civico). Carmelo Orlando lascia spazio in lista al fratello Gaetano, già consigliere comunale al tempo di Fasulo, Salvatore Gallo ha deciso di appoggiare l’imprenditore Maurizio Melfa, candidandosi nelle sue liste, Romina Morselli rimane in orbita dem ma schierandosi con Un’Altra Gela, sempre a sostegno di Greco. L’ex capogruppo dem Giuseppe Ventura ha deciso di non ricandidarsi. Dopo l’addio al Pd e l’approdo in Sicilia Futura (passando per l’intermezzo di Adesso Gela), i rapporti con l’area democratica sono migliorati. Futuristi ed esponenti del Pd hanno scelto Greco. Prova ne sia la presenza in queste liste di un ex consigliere Pd, Antonino Biundo, che seguì Ventura in Sicilia Futura. Dalla parte opposta c’è invece un altro ex capogruppo del Pd, Vincenzo Cirignotta, adesso dentro al progetto centrista che alle urne va con il simbolo dell’Udc, con il leghista Giuseppe Spata candidato a sindaco. Cirignotta, così come Ventura, non si ripresenterà per l’assise civica, ma probabilmente (nel caso di vittoria della sua coalizione) lo attende un ruolo in giunta. Non sono da meno quelli che quattro anni fa presero posto all’assise civica con l’allora Megafono dell’ex presidente della Regione Rosario Crocetta. Dopo quell’exploit elettorale, Carmelo Casano prese le distanze quasi subito, transitando prima in area centrista e poi nella sinistra alternativa di Articolo 1. L’ex assessore, a fine aprile, sarà tra i candidati nelle liste dell’imprenditore Maurizio Melfa, insieme ad un folto drappello di esponenti del centrosinistra locale. Probabilmente, non si ripresenteranno Maria Pingo (che è stata vicepresidente del consiglio comunale) e Antonio Torrenti. Sara Bonura invece ha scelto le liste di Greco, così come Giuseppe Guastella (con il Popolo della famiglia), ex consigliere eletto nella lista di Crocetta e promotore dell’ultima sfiducia a Messinese, salvo poi non presentarsi il giorno del voto.

Lo sconfitto Angelo Fasulo nel 2015 contò sul sostegno di altri ex consiglieri, pronti a ripresentarsi. Giovanni Panebianco venne eletto nella lista Gela Città, che poi lasciò per passare prima all’Udc e poi a DiventeràBellissima del governatore siciliano Nello Musumeci. Si ricandida con il gruppo del coordinatore provinciale forzista Michele Mancuso, senza simbolo di partito ma con il “marchio” “Azzurri per Gela”. Ha scelto la coalizione pro-Spata, invece, un altro ex consigliere di centrosinistra, Sandra Bennici. Arrivata in consiglio comunale con il Polo Civico, l’ha lasciato per sposare il progetto Sicilia Futura, ma a fine aprile sarà in lista con Fratelli d’Italia. Dovrebbe schierarsi con Greco, invece, il consigliere uscente Cristian Malluzzo, quattro anni fa sostenitore di Angelo Fasulo nella lista Gela Città e poi diventato esponente di Sicilia Futura. Nel centrodestra, con il leghista Spata, rimangono invece gli ex consiglieri comunali di Forza Italia Salvatore Scerra (quattro anni fa eletto in una lista autonomista), Sara Cavallo (entrata all’assise civica con i grillini) e Crocifisso Napolitano (altro ex consigliere che venne eletto nella lista autonomista). Dopo aver divorziato dal coordinatore provinciale Michele Mancuso, sono sotto la bandiera di Avanti Gela. Pure Musumeci ha perso praticamente tutti i pezzi. Se Panebianco si schiera con Greco, Anna Comandatore (da poco nominata vice-coordinatore provinciale di DiventeràBellissima e quattro anni fa eletta nelle liste dell’avvocato) ha detto sì ai “dissidenti” forzisti di Avanti Gela. Da Greco ritorna Vincenzo Cascino, fedelissimo di Musumeci, ma che rispetto a quattro anni fa sceglie i forzisti di Mancuso. Un altro uscente eletto con Un’Altra Gela di Greco è Salvatore Farruggia. Dopo le esperienze con Ncd di Angelino Alfano e Lega, correrà insieme ad Anna Comandatore con Avanti Gela, ma a sostegno di Spata e contro l’avvocato “civico”. Gli ultimi punti interrogativi riguardano gli uscenti di Energie per l’Italia Luigi Di Dio e Francesca Caruso. Il gruppo non ha ancora sciolto la riserva sull’alleanza. Non è certa inoltre la ricandidatura di Angela Di Modica, nel 2015 entrata al civico consesso con Gela Città per Fasulo e poi diventata indipendente. Sono passati solo quattro anni, i volti noti ci sono sempre e i simboli durano giusto l’arco di un’elezione.

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