Ex discarica Cipollina, serve caratterizzazione: le verifiche su aree limitrofe

 
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Immagini di repertorio

Gela. Quella dell’ex discarica Cipollina, ferma da decenni ma messa in sicurezza e bonificata solo parzialmente, è stata una trafila lunghissima e negli ultimi anni ci sono stati danni notevoli alle opere, con un incendio che ha ulteriormente aggravato la situazione. Le perdite di percolato che vennero riscontrate, probabilmente hanno inciso sui terreni circostanti, quelli a valle del sito. I tecnici del settore ambiente del Comune hanno dato incarico ad un esperto, che si sta occupando di un progetto complessivo di ripristino delle opere per la messa in sicurezza e per la bonifica. Prima di tutto, però, va effettuata la caratterizzazione delle aree, a cominciare da quelle a valle, intaccate dagli sversamenti di percolato. Una procedura d’urgenza, autorizzata dal dirigente Grazia Cosentino, dovrebbe condurre ad affidare le operazioni di caratterizzazione del sito. Vista la necessità di procedere in tempi celeri, si va avanti con un affidamento diretto, attraverso Mepa. Negli anni, della messa in sicurezza e della bonifica dell’ex sito di conferimento si sono occupati docenti dell’Università di Catania. La procedura complessiva, però, non è stata del tutto completata e anche per questa ragione tecnici e funzionari del settore ambiente hanno ripreso in mano le carte, adesso per arrivare alla caratterizzazione, passo preliminare per definire i successivi interventi.

Il totale complessivo, destinato a coprire i costi della caratterizzazione, si aggira intorno agli 84 mila euro. Proprio ieri, diversi funzionari del Comune, che nel tempo si occuparono del dossier Cipollina, si sono difesi davanti al gup del tribunale. Devono rispondere di presunte omissioni, a conclusione di un’indagine condotta dai pm della procura.

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