Faraone non dimentica nessuno, il renziano in città va “casa per casa”…dai dem e da quelli di Sicilia Futura

 
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Gela. Il suo “emblema” politico, l’ex premier Matteo Renzi, in città

venne tre anni fa, alla vigilia di Ferragosto.

Faraone va “casa per casa”. Una visita che rimarrà negli annali locali, soprattutto nella memoria di tanti lavoratori di raffineria, oggi a “spasso”. Il sottosegretario alla salute Davide Faraone, renziano di ferro, in città era già stato, ed è tornato anche oggi, perlomeno non nell’immediatezza di Ferragosto. Lui, da tempo, ha scelto di andare “casa per casa”, è lo slogan del suo personale tour in giro per la Sicilia. Così, nelle scorse ore, si è mosso tra cliniche e famiglie in difficoltà. Nella visita, il sottosegretario dem non ha dimenticato praticamente nessuno. In effetti, è andato “casa per casa”, sia dai compagni di partito, quelli del Pd (con tanto di foto che lo immortala insieme ai giovani democratici e al deputato regionale uscente Giuseppe Arancio) ma anche dagli “scissionisti”, quelli confluiti in Sicilia Futura, dopo la rottura definitiva con la segreteria locale del Partito Democratico. Così, durante la visita alla Residenza sanitaria assistita Caposoprano, la foto non è mancata neanche con il gruppo di Sicilia Futura e con gli ex dem Giuseppe Ventura e Antonino Biundo. Insieme a loro e al sottosegretario, c’era tutto lo stato maggiore del gruppo politico di Sicilia Futura e quello della Rsa Caposoprano, compreso l’ex direttore generale del municipio Renato Mauro, tra le menti politiche del progetto locale di Sicilia Futura. In sostanza, il renziano, che da mesi non vuol neanche sentire parlare di una ricandidatura alla presidenza della Regione di Rosario Crocetta, ha “battezzato” almeno due candidature all’Ars. Una foto con il candidato ufficiale del Pd, che salvo sorprese dovrebbe essere l’uscente Giuseppe Arancio, e una con quello di Sicilia Futura, l’ex dem Giuseppe Ventura (anche se Antonino Biundo non ha ancora fatto un passo indietro ufficiale) che certamente non è stato tenero con il partito del sottosegretario. Alla fine, Faraone non ha scontentato nessuno…è andato “casa per casa”.

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