“Fuori le mura”, dalla pena carceraria all’arte: collocate opere di Giocolano e dei detenuti di Balate

 
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Gela. Si è definitivamente concluso il percorso del progetto “Fuori le mura” che ha coinvolto 29 detenuti della casa circondariale di Balate. Ieri pomeriggio, alla fine del convegno intitolato “La Giustizia per la bellezza di Comunità” che ha visto l’avvicendarsi di diversi relatori (tra questi il presidente del tribunale Roberto Riggio, il procuratore Lucia Musti e il direttore del carcere Cesira Rinaldi), le due opere coloratissime, alte due metri e mezzo, realizzate con la tecnica del mosaico e l’utilizzo del materiale di scarto, sono state svelate alla città. Sono state prodotte dall’artista Luigi Giocolano e dai detenuti.
Le due opere posizionate sulle scalinate di via Scontrino e via Pietro Vasile trovano una collocazione vista mare su richiesta dei detenuti stessi.


“I detenuti che hanno realizzato le opere hanno fatto questa richiesta perché simbolicamente attraverso gli occhi di queste opere possono andare anche loro “oltre le mura” e rivedere il loro amato litorale“, ha dichiarato l’arte terapeuta Vanni Quadrio che ha coordinato il progetto svoltosi all’interno del carcere e presso la sede Arci le Nuvole.

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