Gli ex Eurotec senza lavoro, nuovo vertice in prefettura: le aziende dell’indotto a caccia di operai

 
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Gela. Dopo i diciannove licenziamenti, solo tre operai sono riusciti

a tornare in raffineria, peraltro sempre tra le fila di Eurotec.

Un altro vertice in prefettura. Gli altri, invece, cercano ancora collocazione, nonostante in estate sembra fatta l’intesa con alcune aziende dell’indotto interessate ad assorbire nuova manodopera. Così, la vicenda è finita ancora sul tavolo della prefettura di Caltanissetta. Nel tardo pomeriggio di oggi, i sindacati dei metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm, i confederali di Cgil, Cisl e Uil, ma anche i rappresentanti di Confindustria e Raffineria di Gela hanno avuto un altro confronto. Si cerca di raggiungere un’intesa per l’assorbimento degli operai rimasti senza lavoro, ma probabilmente si mira ad un accordo complessivo, anche nell’ottica dell’impiego dei lavoratori in lista di disponibilità. I primi appalti per la green refinery sono stati aggiudicati e i lavori in raffineria, rispetto alla stasi quasi totale degli scorsi mesi, iniziano a decollare. Gli imprenditori delle principali aziende dell’indotto sono in cerca di personale, ma i sindacati temono sempre l’eccessivo ripiego verso personale esterno al bacino di disponibilità dell’indotto. Al momento, non è chiaro se in prefettura sia stata raggiunta un’intesa che, in verità, sembrava già cosa fatta ad agosto. Da quel momento, però, tutto si è fermato.

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