Gli organi della giovane donna morta al Vittorio Emanuele salveranno altre vite, effettuato il prelievo

 
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Gela. Roma, Bologna, Palermo, Napoli e Milano. Gli organi della trentatreenne morta nelle scorse ore all’ospedale Vittorio Emanuele andranno a salvare altre vite in giro per la penisola.

Il prelievo degli organi. Sono stati i medici specialistici del Coordinamento locale trapianti, con in testa il dottor Lucio Antona, ad intervenire dopo aver ottenuto il consenso dei familiari. Così, l’equipe composta anche dal medico rianimatore Dario Rinzivillo, dall’oculista Fabrizio Cafà e dagli infermieri specializzati Giuseppe Provinzano e Salvatore Nigito ha provveduto a prelevare il cuore, i polmoni, il fegato, i reni e le cornee della giovane donna che, solo qualche giorno fa cercò di togliersi la vita nella sua abitazione di Albani Roccella. Il prelievo è stato possibile grazie all’intervento del pubblico ministero Eugenia Belmonte e del medico legale Cataldo Raffino che, intanto, avevano già avviato approfondimenti investigativi sull’intera vicenda. Non è da escludere, comunque, che il corpo possa essere sottoposto a nuove verifiche nella camera mortuaria del cimitero di Farello. Intanto, il cuore finirà ad una paziente di Bologna, i reni serviranno a Napoli e Milano, il fegato verrà usato dai medici di Roma e i polmoni e le cornee da quelli di Palermo. Si conferma, in questo modo, la stretta collaborazione tra il Coordinamento locale trapianti e le equipe mediche del resto d’Italia. Una tragedia, la morte prematura della donna, che però apre la speranza ad altri pazienti ricoverati in diversi nosocomi italiani.

Ecco di seguito i nomi del personale del gruppo operatorio che ha collaborato al coordinamento trapianti: Carmelo Antonio Mancuso, Maria Rosa Emmanuello, Domenico Corfù, Paolina Giardino e l’anestesista Giuseppina Finocchiaro.

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