Greco apre ancora al Pd, “mai divergenze”: Di Cristina, “rimaniamo leali solo alla città”

 
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Greco e l'ex assessore dem Grazia Robilatte

Gela. Greco continua un suo personale pressing politico sui democratici. Fuori dalla maggioranza pare non volerli proprio. Da giorni, dopo l’addio del Pd, parla di “porte ancora aperte” e di “rottura non traumatica”. L’ha fatto anche ieri, nel corso del vertice di maggioranza, scatenando le ire di diversi alleati, che avrebbero preferito maggiore fermezza politica dall’avvocato. Nelle ultime ore, ha formalizzato le dimissioni dell’assessore Grazia Robilatte e il posto lasciato libero dovrebbe essere rioccupato a breve. “Come già detto in più di un’occasione – spiega il sindaco – quello che abbiamo condiviso è stato un anno di impegno che ci ha visti operare in sinergia, senza grosse difficoltà o divergenze, ma alcuni punti, adesso, alla luce della decisione del Pd di chiudere questa collaborazione, è necessario rimarcarli. Innanzitutto, quello che vorrei ricordare è che il Pd si è presentato ai nastri di partenza della passata tornata elettorale senza simboli di partito. Perché lo ha fatto? Per rinnegare la propria identità o il proprio passato? Assolutamente no. Lo ha fatto per sposare un progetto civico valido nell’interesse della città. E, nel corso del primo anno da sindaco, questa è stata la stella polare che ha illuminato il mio cammino di amministratore. Anche le scelte politiche che ho fatto per allargare la giunta, discutibili o meno, sono maturate proprio in quest’ottica. il benessere della città”. Diversi esponenti civici sono in rotta con il primo cittadino e chiedono maggiore collegialità nelle scelte, come emerso nel vertice di ieri sera. L’avvocato cerca di tracciare la linea.

“Oggi, devo prendere atto del fatto che il Pd abbia preferito tornare, legittimamente, alle logiche partitiche con nuovi obiettivi. Pur rispettando la loro posizione, ho l’obbligo di andare avanti per la strada che era stata tracciata un anno fa, e non posso concedermi deviazioni né posso lasciarmi travolgere da tali logiche. Pertanto, guardo al futuro, sicuro che gli obiettivi che intendo raggiungere insieme a tutta l’amministrazione, in netto contrasto con quelli dell’opposizione di centrodestra, dovranno essere prima o poi condivisi da chi ha a cuore il bene della città. Le uniche alternative possibili sono, infatti, rappresentate dalla Lega e dalla sua ideologia, agli antipodi – conclude Greco – rispetto a qualunque forza si professi democratica”. Percorso civico e contrasto al centrodestra leghista, ma quasi sicuramente senza il Partito Democratico. Alle parole di Greco, il segretario provinciale Peppe Di Cristina risponde, secco. “Non possiamo che apprezzarle – dice – ma noi rimaniamo leali solo alla città”.

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