I carabinieri lanciano l’allarme. “Circolano troppe armi modificate, abbiamo aumentato le pattuglie”

 
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Gela. Armi modificate che possono ferire, uccidere. Il loro numero aumenta, così come il contrasto delle forze dell’ordine.

Ed i 21 arresti nel mese di agosto operati dai carabinieri dimostrano come sia stato efficace il potenziamento di militari sul territorio.

Il maggiore Antonio De Rosa e il procuratore Fernando Asaro snocciolano dati nel corso di una conferenza stampa di bilancio dell’attività svolta. L’ultimo arresto, quello di Mirko Baio (42 anni) è scattato per timore che potesse mettere a segno un’azione criminale. “Era un pericolo per la cittadinanza – ha detto il procuratore Asaro – il mese di agosto è stato molto duro da un punto di contrasto alla microcriminalità”.                         

Sequestrato un mini arsenale con tre pistole, due pugnali, munizioni, silenziatore. Il tenente Matteo Calcagnile ha spiegato come il sequestro di armi a Baio sia stato effettuato dopo verifiche su strada. “Abbiamo trovato colpi da arma da guerra. Una pistola aveva il colpo in canna”.                         

Presenti alla conferenza stampa anche il comandante provinciale Gerardo Petitto ed il tenente Michele Cerri.

 “Tra luglio e agosto sono state incrementate le pattuglie del trenta per cento in più rispetto allo scorso anno  – ha spiegato il maggiore Antonio De Rosa –                      

Abbiamo sequestrato 120 veicoli ed emesso sanzioni amministrative per quasi duecentomila euro”.

Lo spaccio di droga. Dieci i pusher arrestati da personale in borghese soprattutto di giovani agli arresti domiciliari. Carrubbazza, Sant’Ippolito e Caposoprano i quartieri più battuti da spacciatori e giovani assuntori.

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