I Forconi non sono più soli, edili e artigiani hanno urlato contro la sede di Crocetta

 
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Gela. I presidi alla città proseguono ad oltranza. Ufficialmente sono stati prorogati fino a martedì, in concomitanza con lo sciopero nazionale proclamato dagli autotrasportatori.

Intanto, stamattina un corteo di manifestanti ha attraversato la città percorrendo l’arteria principale. In migliaia hanno urlato parole ingiuriose contro la classe politica e i dirigenti scolastici, movendo da via Palazzi all’ingresso ad est della città.

La protesta si è ufficialmente estesa a tutti le classi sociali. Ad aprire il corteo sono stati studenti,  seguiti dai commercianti e numerosissimi disoccupati. Artigiani ed edili di Gela, coordinati da Salvatore Terlati, hanno improvvisato una tappa sotto la sede dell’europarlamentare del Pd, Rosario Crocetta, urlando parole offensive estese rapidamente a tutta la deputazione gelese.

Ad accompagnare i manifestanti, in un corridoio caratterizzato da cumuli di rifiuti e negozi chiusi, il personale delle forze dell’ordine che operano in città. Hanno ignorato la chiusura le solite banche e gli uffici pubblici, probabilmente perché ignorati dall’ordinanza del sindaco.

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