I rapporti per la droga con i licatesi, inchiesta “Hybris”: fissata udienza preliminare

 
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Palermo. L’attività di indagine, coordinata dalla Dda di Palermo, fu vasta e toccò più territori. Il “fortino” della droga e non solo, venne individuato nella zona ribattezzata “Bronx”, a Licata. L’affare degli stupefacenti ruotava, secondo gli inquirenti, anche intorno all’asse dei gelesi. Ad ottobre, dopo la chiusura delle indagini, i coinvolti nell’inchiesta “Hybris” si presenteranno davanti al gup del tribunale di Palermo. E’ stata fissata l’udienza preliminare. Gli arresti risalgono ad inizio anno.

Furono una ventina le misure di custodia cautelare eseguite dagli agenti della mobile di Agrigento, comprese quelle per i gelesi Giuseppe Domicoli, trentatreenne con diversi precedenti sempre per droga, Giuseppe Sanfilippo, a sua volta già coinvolto in inchieste antidroga, Paolo Cavallo (53 anni), Giuseppe Pasqualino (31 anni), Orazio Luciano Curvà e Nunzio Ratto (46 anni). Tra i primi a finire sotto osservazione, il licatese Michele Cavaleri. Tre anni fa, nell’area di servizio Gb oil, venne raggiunto da colpi di pistola e rimase ferito. Per quei fatti, è stato condannato anche in appello insieme a chi sparò e ad un altro licatese. Tra i legali dei gelesi, gli avvocati Davide Limoncello, Flavio Sinatra, Dario Romano, Giuseppe Smecca, Giada Scerra e Danilo Tipo.

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