Iacona morto a Timpazzo, difese hanno concluso: decisione a settembre

 
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Gela. Tutte le difese degli imputati hanno esposto le loro conclusioni, respingendo le contestazioni mosse dalla procura, ma la decisione nel procedimento bis per la morte dell’operaio Rocco Iacona, deceduto all’interno della discarica Timpazzo, verrà formalizzata dal gup a fine settembre. Il giudice dell’udienza preliminare ha infatti chiesto alla procura di precisare alcuni capi di imputazione, così da renderli più dettagliati. Davanti al gup si trovano Carmelo Lanzarone, Filippo Indorato, Giuseppe Morello, Nunzio Lipomi, Vincenzo Greco, Sergio Montagnino, Giuseppe Panebianco, Ruben Gianporcaro, Manuela Greco e Daniele D’Aquila. Iacona venne travolto e ucciso da una pala meccanica, che era stata usata nel tentativo di sbloccare un furgone rimasto impantanato nel terreno. Fatti che si verificarono in un’area non di cantiere. Tra gli imputati, ci sono gli imprenditori delle aziende dei servizi interni, i tecnici della sicurezza e gli allora vertici dell’Ato Cl2 in liquidazione che gestiva il sito. La vittima aveva concluso il suo turno ma proprio per cercare di recuperare il furgone impantanato partecipò alle manovre, avendone la peggio.

La procura ha chiesto il rinvio a giudizio per tutti gli imputati. E’ invece già a dibattimento, con l’accusa di omicidio colposo, l’operaio che manovrava la pala meccanica e che avrebbe commesso un errore rivelatosi fatale per Iacona. La richiesta del processo per i dieci imputati è stata formalizzata anche dai legali di parte civile che assistono i familiari della vittima. Gli avvocati Carmelo Tuccio e Vittorio Giardino, come già spiegato nell’altro giudizio nel quale sono sempre parti civili, ritengono che la morte fu causa di una sequenza di omissioni rispetto alle norme in materia di sicurezza. Anche i mezzi non avrebbero avuto la necessaria efficienza. Tesi che viene esclusa dai difensori dei coinvolti. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Antonio Gagliano, Angelo Cafà, Maria Licata, Davide Anzalone, Giuseppe Dacquì, Alessandro Geraci, Laura Geraci e Fabio Fargetta.

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