Il futuro della Raffineria è a rischio: “Se il Tar ci darà torto fermiamo la produzione”

 
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Gela. Il verdetto del Tribunale amministrativo regionale (Tar) di Palermo sui parametri imposti dal ministero all’Eni per il rilascio dell’autorizzazione Aia, previsto per la fine del mese, rischia di avere esiti economicamente devastanti per la città.

A detta del sindaco Angelo Fasulo, “l’amministratore delegato della Raffineria, Bernardo Casa, ha ammesso che l’Eni è pronto a sospendere la produzione del Pet coke se il Tar non dovesse accettare la richiesta di adeguamento dei parametri differenziando quelli imposti alle imprese che producono elettricità con chi, invece, raffina. La Raffineria contesta l’obbligo di dovere rispettare i più restrittivi parametri di emissioni nell’atmosfera legati però alle sole imprese che producono elettricità”. La situazione potrebbe sfociare nella chiusura degli impianti e avere inevitabili ripercussioni anche sui 700 milioni di euro di finanziamenti annunciati per il rilancio del petrolchimico. Le due camere coke, il cui approdo era stato salutato come una promessa agli investimenti annunciati da Eni, sono parcheggiate sul molo del porticciolo in attesa di un risvolto della vicenda che rischia di influire sulla crescita delle liste dei nuovi disoccupati. Nei giorni scorsi era stato Silvio Ruggeri, segretario della Uiltec, ad affermare che la controversia giudiziaria legata all’inasprimento delle misure di salvaguardia ambientali previste nell’autorizzazione rilasciata dai funzionari ministeriali “possa incidere sugli investimenti già annunciati dai dirigenti del colosso Eni”. A tornare sul dibattito sono stati, ieri, i capigruppo consiliari che hanno incontrato il sindaco Angelo Fasulo e l’Ad della Raffineria, Bernardo Casa. Non sono state gradite dall’opposizione le affermazioni del presidente del consiglio, Giuseppe Fava, che ha attribuito i meriti sui controlli ambientali dell’Aia alla “sola” maggioranza. “Secondo Fava si tratta di un risultato ottenuto dalla maggioranza politica – commenta Giuseppe Di Dio (Articolo 4) – Non capisco per quale motivo ci convocano a questi incontri”.

 “Si tratta di un merito della politica – placa gli animi il sindaco Fasulo – Ho partecipato a questa conferenza dei capi gruppo con i vertici della Raffineria per fare il punto sull’Aia. Ho relazionato più volte sull’argomento. Ho condiviso il momento difficile per l’attività programmata dalla Raffineria legata al rilascio delle ultime autorizzazioni Aia. Mi auguro ci siano altri incontri per dare la giusta conoscenza sulle problematiche ambientali”. La conferenza di servizio ha permesso anche di trattare la questione relativa alle bonifiche ambientali. “Le bonifiche hanno una procedura diversa dall’Aia e sono seguite dal ministero – conclude il sindaco – Ovviamente sono per noi importanti e vanno associate agli investimenti e alle autorizzazioni nel campo del rispetto e dalle salvaguardia dell’ambiente”. 

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