Il Pd (non Renziano) detta le regole: “Fuori dal partito chi stringe accordi con questa giunta”

 
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Gela. A poco meno di una settimana dal congresso cittadino, il nuovo direttivo del Partito democratico è tornato a riunirsi puntando l’indice contro i dissidenti e la giunta Messinese. Il neo segretario cittadino del Pd, Giuseppe Di Cristina, sarà pronto a dimettersi se qualcuno dei suoi fedelissimi stringerà accordi con l’amministrazione comunale definita “incapace, priva di idee e di un disegno politico”. A rincarare la dose ci ha pensato Giuseppe Arancio, deputato all’Ars, secondo il quale “bisogna rispettare le regole ed espellere tutti i tesserati che le trasgrediscono”. I punti di programma presentati dal direttivo cittadino prevedono la risoluzione della vertenza occupazionale legata al protocollo d’intesa Eni e “l’avvio di altri settori dell’economia produttiva” – aggiunge Claudia Caizza. “In consiglio comunale – avverte il capogruppo Enzo Cirignotta – dialogheremo solo su Protocollo e vertenza Eni. Tra un anno – sottolinea – se il sindaco Domenico Messinese non si dimetterà saremo pronti a presentare una mozione di sfiducia”. Erano presenti al primo incontro anche gli altri componenti del direttivo cittadino del Pd, tra Sebastiano Abbenante, Annalisa Iozza, Giampaolo Alario, Orazio Romano e Mariolina Faraci che hanno evidenziato l’unicità della direzione gelese nell’avere messo insieme uomini e donne. Proclami a parte, gli stessi dovranno cercare un punto di ripartenza solido per riconquistare la popolazione che, meno di un anno fa, si è presentata alle urne per evitare la riconferma del precedente sindaco Angelo Fasulo, esponente del Pd e sostenitore del protocollo d’intesa sottoscritto con il premier Matteo Renzi e il presidente della regione Rosario Crocetta. “Dobbiamo dare impressione di una ritrovata unità politica – ribatte Giampaolo Alario – Il protocollo va rimodulato almeno sulla parte riservata alle bonifiche”. Una unicità ritrovata tra le correnti interne legate a Lillo Speziale e Miguel Donegani ma che dovrà fare i conti con gli altri esponenti dei democratici. Tra questi ci sono sicuramente i consiglieri Giuseppe Ventura, ormai ex capogruppo e assessore della precedente giunta Fasulo, e Antonino Biundo. Il venti marzo avrebbero già fissato la data di un secondo congresso cittadino. “Farò di tutto per dialogare anche con loro – conclude Di Cristina – ma sono pronto ad andare avanti nel rispetto della carica che occupo all’interno del Pd”. 

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