Il Pd sceglie il segretario nazionale e in piazza Martiri della Libertà è tensione: contestate le operazioni di voto

 
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Gela. E’ certamente una competizione nazionale, in attesa di capire chi sarà il prossimo segretario del Partito Democratico, ma in piazza Martiri della Libertà, dove è stato allestito il gazebo locale, non mancano le scintille. Già dopo le prime ore successive all’apertura del seggio, i gruppi contrapposti si stanno fronteggiando, a suon di contestazioni

su voti e modalità di gestione degli elettori.

Tensione al seggio. Allo stato attuale, il segretario cittadino Peppe Di Cristina spiega che “tutto prosegue senza intoppi, in una giornata di democrazia per il partito”.

I sostenitori della mozione a supporto di Michele Emiliano e di Matteo Renzi, però, hanno subito sollevato una serie di recriminazioni, accusando i supporter della mozione Orlando di aver creato più canali di voto, consentendo agli iscritti di esprimere le loro preferenze direttamente all’interno del circolo di piazza Martiri della Libertà. Sarebbe stata richiesta la presenza dei carabinieri. Le attività di voto si concluderanno alle 20, ma il pomeriggio dei democratici si preannuncia piuttosto lungo. In lizza ci sono Matteo Renzi, sostenuto dalla segreteria Di Cristina ma anche dall’area di Sicilia Futura, Michele Emiliano, che è appoggiato da una parte del Pd locale e dai crocettiani, e Andrea Orlando, che viene sponsorizzato in città da Giuseppe Cammarata, della direzione cittadina del Pd.

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