“Impianti” e Srr vanno avanti con in house e domani incontro: Cgil, “solo confusione”

 
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Gela. Si va avanti con il servizio in house per la raccolta rifiuti, senza però garanzie per le assunzioni a tempo indeterminato dei lavoratori, nei Comuni delle “cinque terre” e a Niscemi. E’ quanto emerso anche nelle scorse ore, dopo pare una consultazione tra il presidente della Srr4, Filippo Balbo, e l’amministratore della “Impianti Srr”, l’ingegnere Giovanna Picone. La segreteria confederale della Cgil e quella della Fp-Cgil igiene ambientale, non concordano con il percorso tracciato, che passerà da assunzioni a tempo determinato, per il tramite di agenzie interinali, in attesa di valutare l’eventualità di un inquadramento a tempo indeterminato, sempre più difficile. Domani, si terrà un incontro tra i responsabili della “Impianti Srr”, società che gestisce il servizio in house, e le sigle sindacali Usb, Ugl igiene ambientale, Snalv Confsal, Uil trasporti, Filas e Fit-Cisl. Il confronto avverrà in sede di Centro per l’impiego. Tutte le organizzazioni sindacali sono contrarie ad assunzioni a tempo determinato. “La Impianti Srr non intende assumere i lavoratori con procedure ad evidenza pubblica. Il sindaco di Butera lo ha comunicato ad alcuni operai, ritenendo naturalmente più che opportuno non avere un confronto con le organizzazioni sindacali, a riprova del disinteresse nei confronti del sindacato e dei quarantasette lavoratori, per i quali è in bilico la continuità lavorativa in forma stabile. Nonostante le rassicurazioni – spiegano il segretario confederale Rosanna Moncada e quello Fp Paolo Anzaldi – niente è stato definito e non abbiamo ricevuto alcuna documentazione in merito alle procedure di affidamento in house del servizio della raccolta rifiuti né tantomeno sono stati chiariti i dubbi che abbiamo avanzato in merito alla procedura di assunzione di questi lavoratori”. Tutte le sigle sindacali stanno mettendo in dubbio il fondamento normativo della scelta in house. Mancherebbero proprio i presupposti.

I sindacalisti della Cgil parlano di “confusione” e “incertezza”. “Stigmatizziamo una diffusa confusione e incertezza e molta approssimazione sulle procedure da doversi adottare e siamo molto preoccupati perché se è vero che questi sindaci e amministratori hanno veramente a cuore il futuro di quarantasette lavoratori come da sempre affermano, figuriamoci allora cosa sarebbe potuto accadere se così non fosse stato – dicono ironicamente i sindacalisti della Cgil – da parte nostra continueremo nella vertenza stando accanto ai lavoratori rappresentandoli e garantendoli in tutte le sedi che riterremo opportune, sempre in attesa che la Srr invii, ai sensi della trasparenza, la documentazione richiesta”.

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