Imprenditore minacciato per i terreni all’asta, l’ombra della mafia: Domicoli respinge accuse

 
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Gela. Si sarebbe trattato di un errore di persona. Il trentenne Giuseppe Domicoli ha respinto le accuse che gli vengono mosse dai pm della Dda di Catania, che hanno chiesto e ottenuto la misura di custodia cautelare in carcere. E’ ritenuto responsabile di aver minacciato un imprenditore agricolo gelese, che avrebbe dovuto rivendere i terreni appena acquistati all’asta. Secondo i poliziotti della mobile di Ragusa e i magistrati etnei, che hanno coordinato l’inchiesta, quei terreni dovevano rimanere nella disponibilità di presunti referenti dei Rinzivillo. Per la difesa, sostenuta dall’avvocato Giacomo Ventura, non ci sarebbe alcuna certezza sull’identificazione di Domicoli, in passato coinvolto in altre indagini antimafia. Insieme a lui, sono stati arrestati i vittoriesi Salvatore Dicara e Mirko Dicara.

Gli indagati avrebbero pesantemente minacciato l’imprenditore agricolo, che aveva acquistato i terreni, in provincia di Ragusa. Domicoli, davanti al gip che lo ha sentito, ha spiegato di non essere mai stato coinvolto in vicende di questo tipo. I tre sono sottoposti alla custodia cautelare in carcere.

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