In carcere Voghera caso Covid, gelese chiede misura alternativa per non essere contagiato

 
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Gela. In attesa del giudizio della Corte di Cassazione, è detenuto nel carcere di Voghera, in provincia di Pavia. Uno dei coinvolti nell’inchiesta antimafia “Redivivi”, attraverso il legale di difesa, l’avvocato Carmelo Tuccio, ha però chiesto di lasciare la struttura penitenziaria lombarda, dove di recente si è registrato un caso di positività al Covid. Anche secondo la difesa, sarebbe necessario garantirgli una misura alternativa, così da evitare il rischio di essere contagiato. L’istanza avanzata dal legale, in prima battuta, è stata respinta. Adesso, toccherà ai giudici del riesame valutarla nuovamente, dato che il difensore del detenuto gelese ha fatto ricorso. Il coinvolto nell’inchiesta antimafia, lo scorso anno, venne arrestato in aula, al momento della pronuncia della decisione dei giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, che a differenza di quanto deciso in primo grado hanno invece riconosciuto l’associazione mafiosa, aggravando le pene imposte a tutti gli imputati.

Sono stati ritenuti affiliati ad un gruppo mafioso in grado di imporre una sorta di monopolio nella gestione della raccolta della plastica in alcune aree rurali della città, anche attraverso la disponibilità di armi.

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