In gara lavori per l’ammodernamento della tratta ferroviaria Caltagirone-Gela

 
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Gela. E’ andata in gara, per l’affidamento, la procedura per le attività di progettazione ed esecuzione dei lavori lungo la tratta ferroviaria Caltagirone-Gela. L’appalto, da circa diciassette milioni di euro, tocca gli interventi di adeguamento sismico e riqualificazione di tutti i viadotti della tratta. Stanziamento che si aggiunge a quello da dieci milioni di euro, destinato invece alla riattivazione del ponte crollato, nel territorio di Niscemi. La Caltagirone-Gela è una delle tante tratte ferroviarie finite quasi nel dimenticatoio, ma che il governo regionale e Rfi stanno cercando di riattivare.

“Dopo ben dieci anni di silenzi, la linea ferroviaria Caltagirone-Gela torna ad avere una prospettiva di recupero infrastrutturale. Il governo Musumeci ha lungamente lavorato con il gruppo Ferrovie dello Stato ed Rfi per rimettere al centro gli investimenti su una ferrovia che era stata dimenticata da tutti, diventando emblema di spreco e abbandono. Adesso, assieme all’affidamento dell’appalto da oltre 10 milioni per la ricostruzione del viadotto crollato fra Caltagirone e Niscemi, parte la gara per l’adeguamento sismico e la riqualificazione di tutti gli altri viadotti della tratta. Investimento da oltre 17 milioni fondamentale per la futura riapertura in sicurezza di una ferrovia che deve tornare a vivere, in sicurezza ed efficienza”, ha spiegato l’assessore regionale alle infrastrutture Marco Falcone. Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato al prossimo 7 maggio. “Dal 2018 ad oggi – prosegue l’assessore Falcone – il trasporto ferroviario è tornato ad essere pilastro della strategia di rilancio della mobilità e delle grandi opere che il presidente Nello Musumeci ha voluto per la Sicilia. Accompagniamo l’evoluzione delle principali commesse, dal raddoppio degli assi Palermo-Catania, Palermo-Messina e Catania-Messina al recupero delle tratte più penalizzate, per restituire alle comunità un servizio in linea con le aspettative dei territori”. Ad oggi, con investimenti quasi paralizzati e manutenzioni del tutto assenti, il trasporto ferroviario locale è assolutamente marginale e non assicura veri servizi.

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