In Russia per le elezioni, Genovese: “Sistemi all’avanguardia, contatti importanti”

 
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Genovese è stato in Russia

Gela. Ha partecipato a tutte le fasi delle recenti elezioni russe, per il rinnovo della Duma, che hanno visto l’ennesima affermazione del partito del presidente Vladimir Putin, “Russia Unita”. L’imprenditore Luca Genovese è stato personalmente invitato dagli ambasciatori a disposizione della Repubblica di Abcasia, territorio separatista georgiano, riconosciuto dalla federazione russa ma non da diversi Stati europei, compresa l’Italia. Genovese, insieme ad altri professionisti locali, ha raggiunto la Russia per partecipare ad un forum sulle elezioni e poi ha operato come osservatore, per valutarne tutte le fasi. “Abbiamo visitato molti seggi, siamo stati accolti con grandi onori e siamo stati testimoni del fatto che tutto era molto tranquillo – dice – con livelli di sicurezza altissimi, nel rispetto di tutte le normative anti-Covid. Quello che per me è stata una grande novità sono stati i voti on line eseguiti da tutte quelle persone che erano impossibilitate ad essere materialmente alle urne, magari per problemi di salute o di disabilità. Si sono avvalsi di nuove tecnologie che spero possano arrivare pure in Italia. Sono stati giorni intensi, abbiamo avuto l’opportunità di visitare delle ambasciate, nel mio caso ho conosciuto l’ambasciatore dell’Abcasia presso la Federazione Russa. Siamo stati invitati dalla Camera Civica Russa, accolti dal presidente Lydia Mikheeva.  Ripeto, tutto è stato molto tranquillo. E’ un’esperienza sicuramente da ripetere, grazie ai rapporti di amicizia che mi legano personalmente agli ambasciatori Vito Grittani e Kan Taniya”.

Secondo Genovese, anche per la città potrebbero aprirsi la strada di scambi culturali e vie per gli investimenti. “Farò in modo di portare il mio amico Vito Grittani in città, che lui ama particolarmente da tempo e che già ha avuto modo di visitare. Essendo prima di tutto un brillante diplomatico – conclude Genovese – potrà darci l’opportunità di avere scambi culturali e non solo, con altri Stati, quindi sono fiducioso e certo di una sua visita. In Russia abbiamo portato il nome di Gela e non è cosa da poco”.

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