Gela. Incassava i soldi dei clienti ma della polizza assicurativa non c’era traccia. Con l’accusa di truffa continuata la procura ha emesso un decreto di citazione a giudizio nei confronti di Stefano Italiano, solo omonimo del presidente dell’Agroverde.
I magistrati hanno accertato e ricostruito 50 episodi di truffa consumata in danno di altrettante vittime. Il metodo, semplice e al tempo stesso efficace, ha prodotto, per quanto sinora accertato, proventi illeciti per circa 38.000 euro.Le vittime hanno collaborato denunciando tutto l’accaduto alle autorità.
Dalle indagini è emerso che Italiano, presso una agenzia di assicurazioni di cui era titolare, situata in Tamigi, poi trasferita in via Italia, si presentava alla clientela come agente plurimandatario e avvalorandosi con un biglietto da visita “Stefano Italiano-Assicurazioni-Finanziamenti”, prospettava la possibilità di sottoscrivere polizze assicurative R.C. auto a prezzi estremamente vantaggiosi in quanto stipulate on-line. Ai clienti garantiva che la documentazione relativa sarebbe stata rapidamente recapitata. In diversi casi sono state anche rilasciate quietanze di pagamento, a fronte del pagamento degli importi che i malcapitati versavano credendo di corrispondere il prezzo dell’assicurazione. In realtà, a fronte dei versamenti, nessun effettivo contratto è stato attuato, mentre gli uffici sono stati chiusi in breve tempo.
