Indagine bis sulla Rsa Caposoprano, aperto dibattimento: si valuta riunione, in aula finanziere

 
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Gela. Alcune ipotesi di reato vanno verso la prescrizione e il procedimento, in ogni caso, potrebbe essere riunito con quello che già da tempo è in fase di istruttoria dibattimentale e si avvia alla conclusione. Questa mattina, davanti al collegio penale del tribunale, è stato aperto il dibattimento nel procedimento bis sulla Rsa Caposoprano. Secondo i pm della procura, ci sarebbero state omissioni e irregolarità rispetto alle procedure di sanatoria edilizia della struttura che ospita la Residenza sanitaria assistita. Nel corso del tempo, anche attraverso la prima indagine, sono state approfondite le condizioni e le pratiche che hanno portato all’accreditamento regionale. Sia il pm Luigi Lo Valvo, che già segue il primo filone processuale, sia i legali degli imputati, hanno esposto le rispettive richieste istruttorie. In aula, è stato sentito uno dei finanzieri che si occupò dell’inchiesta. Ci sarebbero stati “abusi edilizi sostanziali” da sanare. L’indagine partì “sulla base di un esposto dell’allora commissario Asp Iacono”, ha detto il testimone. Il manager aveva da subito richiesto delucidazioni sulla situazione complessiva della struttura della Rsa. Per gli investigatori, ci sarebbero state omissioni e anomalie riscontrate nelle pratiche attivate, anche da parte di dirigenti e funzionari comunali. In questa costola del giudizio, sono imputati l’ingegnere Renato Mauro, Rosario Internullo, Orazio Marino, Filippo Maganuco, Giuseppe Cosenza, Vincenzo Cagnes, Aldo Fulco, Donato Fidone, Alessandro Stamilla, Santi Nicoletti, Antonio Pizzolanti e Mario Bollati. In udienza preliminare si erano già costituiti parti civili sia il Comune (con l’avvocato Gabriella Ganci) sia la stessa Asp (rappresentata dall’avvocato Giacomo Butera). Sono state diverse le domande poste al militare della guardia di finanza sia dal pm che dalle difese. Il testimone ha ricostruito l’origine dell’indagine ma anche gli approfondimenti compiuti sulle perizie e sugli atti tecnici.

Il collegio penale, presieduto dal giudice Miriam D’Amore (a latere Eva Nicastro e Martina Scuderoni), ha confermato che sarà vagliata la riunione con l’altro procedimento in corso. In aula si tornerà a fine settembre. Le difese e gli imputati, anche in questo troncone, hanno sempre respinte gli addebiti e le contestazioni di presunte irregolarità amministrative. I coinvolti sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Joseph Donegani, Emanuele Maganuco, Antonio Gagliano, Giovanna Zappulla, Maurizio Cannizzo, Valentino Granvillano, Sergio Iacona, Feliciana Ponzio e Giacomo Vitello.

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