Iudice si allontana dai grillini, j’accuse tutto politico: “Diritti sociali scambiati per bisogni reazionari”

 
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Iudice ha pubblicato un post molto duro contestando le scelte del movimento

Gela. La sua è una presa di posizione che pare strettamente politica. L’artista Giovanni Iudice, da anni vicino al Movimento cinque stelle anche se con posizioni comunque spesso critiche, adesso sembra intenzionato ad allontanarsene definitivamente. Uno scossone per i grillini locali, dato che Iudice era stato designato assessore nella possibile giunta del candidato sindaco Simone Morgana (non arrivato al ballottaggio del 12 maggio), mettendosi a disposizione per il rilancio culturale della città, uno dei suo obiettivi di sempre. All’indomani delle elezioni europee, l’artista mette tutto in discussione, a cominciare dal patto di governo che i grillini hanno stretto con la Lega. Una deriva a destra che non lo convince. Il sasso l’ha lanciato sulla pagina personale del social facebook e la disamina è piuttosto dura. “Per anni sono stato vicino al Movimento cinque stelle per l’ideale di un possibile azzeramento politico, come ravvisavo alleanze verso le sinistre di cui Grillo si è nutrito fino al midollo col suo marxismo, parlando di fasce deboli contro le caste imborghesite – scrive – ma la mancanza di fari porta a svuotare i significati di un gruppo leader che scambia i diritti sociali per bisogni reazionari, perché al timone ci sono ciechi che non conoscono i percorsi della storia politica, e questa navigazione, rischia di naufragare”. Iudice chiama in causa i vertici nazionali del movimento e richiama le opinioni espresse anche dal sociologo Domenico De Masi.

“Lo dico da anni per chi mi conosce e credo si stia avverando, come leggo con piacere della stessa cosa detta oggi da Domenico De Masi (sociologo vicino al m5s) – si legge ancora nel post pubblicato – mi sentirò costretto a prenderne le distanze definitivamente dalla politica del resto vogliono questo, allontanare la parte migliore del paese”. J’accuse tutto politico che potrebbe non essere necessariamente collegato all’esito delle amministrative in città, che comunque non ha soddisfatto tanti attivisti locali. Alle europee, invece, i grillini hanno tenuto il passo, risultando il secondo partito in città (staccato solo di quattro voti dalla Lega) e il primo in provincia e sull’isola. Iudice, però, potrebbe definitivamente lasciarlo, forse perché deluso da un movimento che rischia di andare a ruota delle politiche leghiste.

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