“L’accordo tutela solo l’Eni”, l’Ncd vuole ritrattarlo ma è ancora possibile?

 
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Gela. “Protocollo sugli investimenti Eni in città da bloccare e ricontrattare. È stato firmato solo per tutelare gli interessi dell’azienda“.

Lo stato maggiore del Nuovo Centro Destra, con il deputato nazionale Alessandro Pagano, il consigliere comunale Luigi Farruggia e l’avvocato Lucio Greco, non accetta l’intesa firmata ad inizio novembre sui tavoli del ministero dello sviluppo economico.

Protocollo fallimentare. “È assurdo firmare un accordo unilaterale – hanno ribadito – a discapito dei lavoratori dell’indotto che non troveranno collocazione e di quelli del diretto gia’ con le valigie in mano”. Proprio Greco rincara la dose. “Ci sono documenti ufficiali del ministero dello sviluppo economico – precisa – che mettono in seria discussione l’eventuale successo economico di una riconversione come quella decisa da Eni”.

Guayule e chi l’ha mai visto? Le perplessità si concentrano anche sul passaggio alle colture di guayule. “Fino ad oggi – attacca Farruggia – è sempre stato un fallimento in qualsiasi parte d’Italia sia stato provato”.
Ma si può rinegoziare un protocollo di questo tipo? Quasi, impossibile. I vertici di Ncd, non a caso, non lo nascondono. “È blindato – ammette Pagano – ma attendiamo notizie dal ministero”.

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