L’ufficio di gabinetto trasferito nell’androne del pronto soccorso, la protesta del sindaco La Rosa

 
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Niscemi. “Siamo tutti sbigottiti, increduli, indignati, amareggiati e fortemente preoccupati del grave atto d’incoscienza e d’irresponsabilità umana e politica con i quali il Governo regionale ha decretato la chiusura del pronto soccorso all’ospedale di Niscemi”.

A dirlo senza indugio è il sindaco Francesco La Rosa, di ritorno da Bologna, dove ha partecipato all’incontro nazionale dei Comitati a difesa della sanità pubblica e che questa mattina, così come aveva annunciato venerdì, ha trasferito immediatamente il suo ufficio di gabinetto nell’androne d’ingresso del nosocomio niscemese, dando così inizio ad un nuovo ed energico presidio ad oltranza della struttura a salvaguardia e tutela del pronto soccorso.

“Fa impressione”, aggiunge il primo cittadino,”come il Governo regionale abbia deciso di privare un Comune di 28 mila abitanti come Niscemi del pronto soccorso ospedaliero come se si trattasse di una scelta talmente normale da lasciare perplessi sia dal punto di vista umano che politico, quando in realtà si tratta di una vera e propria assurda ed incomprensibile follia. 

Non vorrei che ciò”, si chiede il primo cittadino,” accade per esserci costituiti come Comune di Niscemi parte lesa nel processo penale contro il Muos e per avere presentato due ricorsi contro la sentenza del Cga allo stesso Organo ed in Cassazione?

Sia chiaro che a nessuno sarà permesso di spopolare questo territorio e di creare condizioni di emigrazione nelle città metropolitane, unici luoghi dove ormai viene garantita la sanità ospedaliera d’eccellenza.

Ricordo a tal proposito al Governo regionale che l’Italia è una Repubblica fondata sui Comuni e non solo sulle città metropolitane e che così facendo si determinano condizioni di spopolamento. Noi ci batteremo per conservare l’identità del nostro territorio ed affinché vengano garantiti i parametri minimi di assistenza sanitaria ospedaliera alla popolazione. Nessuno mai dovrà essere lasciato in pericolo di vita perché manca il pronto soccorso.

Ecco perché chiedo” puntualizza ancora il primo cittadino” che venga rispettato dalla Regione il Decreto Balduzzi, che prevede l’assegnazione di tre posti letto ospedalieri e l’istituzione di pronti soccorso autonomi.

Chiedo al Consiglio comunale di riunirsi ad oltranza in ospedale per impedire la prevista chiusura del pronto soccorso.

Sono stato anche ad Amatrice domenica dove ci si è accorti con la triste e tragica constatazione di circa 250 vittime causate dal terremoto, che l’ospedale sarà finanziato e ricostruito.

La Regione dimentica, che Niscemi, ricade in un territorio dichiarato ad alto rischio ambientale, franoso, sismico e dove per altro è stata destinata la costruzione del Muos.

E per tutta risposta ci chiudono il Pronto soccorso? Follia”, conclude il sindaco Francesco La Rosa “che sarà impedita e contro la quale stavolta ci batteremo fino all’ultimo respiro”.

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