La cocaina nella movida, tre dal gup: una Smart per piazzare la droga

 
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Immagini di repertorio

Gela. Carabinieri e pm della Dda di Caltanissetta sono convinti che dietro ad un vasto giro di droga, nella movida della città, ci fossero Antonio Radicia, Rocco Grillo ed Emanuele Brancato. Sono stati coinvolti nell’inchiesta “Smart” e questa mattina ha preso il via l’udienza preliminare. I legali che li rappresentano, gli avvocati Giacomo Ventura, Paola Turco e Davide Limoncello, hanno prodotto una serie di atti. Per Radicia e Grillo è stata preannunciata la possibilità di optare per un rito alternativo, il giudizio abbreviato. La cocaina, per diversi mesi, sarebbe stata piazzata nelle zone della movida. Gli investigatori hanno seguito gli imputati, concentrando le attenzioni sulla Smart usata per raggiungere i presunti clienti.

Brancato, a sua volta, avrebbe avuto un ruolo nell’affare, facendo da supporto. Contestazioni che i tre hanno respinto, già in fase di indagine. Grillo e Radicia, negli scorsi mesi, hanno lasciato il carcere, ottenendo gli arresti domiciliari. Emanuele Brancato, invece, non era stato sottoposto ad alcuna misura. In aula, si tornerà a febbraio.

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