La sceneggiata è finita, la mozione di sfiducia è stata depositata. Chi vuole andare a casa con 3 anni di anticipo?

 
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Gela. I dodici della sfiducia, alla fine, non si sono tirati indietro.


Depositato l’atto. Dopo settimane di attese, passi indietro e poi in avanti, la mozione di sfiducia è stata depositata sul tavolo del presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia. Adesso, proprio il presidente dovrà valutare la fissazione della seduta per discutere il documento. In aula, comunque, si andrà prima delle elezioni regionali. Una strada che tanti avrebbero voluto evitare, ma che ora è l’unica praticabile. Le sorti del sindaco Domenico Messinese e dei suoi assessori si decideranno prima di andare alle urne per le regionali di novembre. Fino a ieri, il capogruppo di DiventeràBellissima Vincenzo Cascino, l’ultimo a firmare dopo il brusco stop nella trattativa con il sindaco, aveva chiesto di depositare il documento solo dopo il 6 ottobre, di modo da arrivare in aula solo dopo le regionali. Alla fine, però, sembra essere passata la linea dei grillini, di Sicilia Futura e di Articolo 1 che non hanno mai posto condizioni. Senza un’intesa politica ampia, Messinese potrebbe veramente rischiare di perdere il posto in anticipo rispetto alla scadenza del suo mandato. Tutto passa dalle trattative e dalla vera volontà dei consiglieri. Chi vuole andare a casa con tre anni di anticipo? Un ruolo strategico, a questo punto, sarà anche quello dei dem, i loro voti potrebbero essere decisivi per dire sì o no a Messinese e alla giunta. Il documento è stato condiviso anche da Salvatore Scerra di Forza Italia, da sempre uomo di fiducia di Pino Federico, ma anche dalle indipendenti Angela Di Modica e Maria Pingo.

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