Le nomine alla Ghelas sono da rifare? A rischio il cda scelto dalla giunta

 
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Franco Gallo sentito dalla commissione comunale bilancio

Gela. Una nuova “grana” a Palazzo di Città. Mentre il nuovo statuto della municipalizzata Ghelas Multiservizi è arrivato in consiglio comunale ed attende il voto d’aula, in bilico sembra essere il consiglio di amministrazione della società, con le nomine decise dal sindaco Domenico Messinese a dicembre. La giunta ha puntato sull’ex sindaco Franco Gallo, dirigente regionale Irsap, e sui dipendenti municipali Rocco Incardona e Grazia Bagnato. Questa mattina, però, la doccia fredda. Durante il confronto tra i capigruppo consiliari, convocati dal presidente dell’assise civica Alessandra Ascia, e il notaio che ha redatto il nuovo statuto Ghelas, è emersa la possibilità (quasi una certezza) che, così come strutturato, il cda della municipalizzata sia illegittimo. La normativa in materia esclude la presenza di dipendenti comunali e, più in generale, non ammetterebbe la presenza di dipendenti pubblici. Non è da escludere, quindi, che anche la guida di Gallo sia in dubbio.

Le nomine alla Ghelas. Il manager, già questa sera, avrebbe voluto prendere parte alla seduta di consiglio comunale, con l’obiettivo di riferire sulle vicende della Ghelas. I consiglieri, però, lo hanno stoppato. Prima vogliono capire se il consiglio di amministrazione debba essere azzerato, rispettando quanto stabilito dalla normativa in materia. Peraltro, la discussione sullo statuto potrebbe nuovamente slittare, soprattutto perché i consiglieri vorrebbero prima acquisire dati certi sui conti di una municipalizzata, che deve guardarsi dal peso dei debiti. Alla Ghelas, dopo le dimissioni di Vincenzo Romano e la scelta del successore Franco Gallo (nomine volute dalla giunta), tutto potrebbe essere rimesso in gioco. La poltrona di presidente della municipalizzata è la più ambita nella ristretta cerchia del sottogoverno locale.

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