“Liberamente” senza vincoli verso Greco e la sua maggioranza, ritorna il fronte critico

 
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Grisanti e Casciana

Gela. Nessun obbligo verso il sindaco e la sua maggioranza. Tra le fila di “Liberamente”, dopo le dimissioni dell’assessore di riferimento, l’ingegnere Giovanni Costa, inizia a farsi strada una consapevolezza, probabilmente accelerata proprio dall’addio e dalle pensanti incomprensioni emerse nel rapporto con il sindaco Lucio Greco. Il gruppo delineerà la posizione ufficiale, forse entro questa settimana. Si attendevano una reazione immediata del sindaco, che invece non c’è stata, anche perché Greco, in questi giorni, pare sia impegnato in tavoli istituzionali. I consiglieri Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti, che solo pochi mesi fa avevano scelto di seguire la via del dialogo, ora tornano su un fronte, sempre più distante da quello della maggioranza. Nel gruppo, c’è già chi si ritiene libero da ordini di scuderia e quindi intenzionato ad iniziative istituzionali, solo nell’interesse della collettività. Per i pro-Greco, perdere il supporto, anzitutto consiliare, dei due esponenti di “Liberamente”, rischia di tagliare il fiato ad una coalizione, che ha più volte faticato, anche davanti ad atti comunque importanti. Pare piuttosto difficile che “Liberamente” (nonostante le due importanti commissioni presiedute) possa rimanere in una coalizione, che in realtà non ha mai gradito l’eccessiva disinvoltura di scelte e di voto, proprio dei “critici”. Anche il sindaco non sembra avere intenzione di riallacciare un rapporto politico, probabilmente conclusosi con le dimissioni dell’ingegnere Costa. Del resto, quello che l’ex dirigente ha scritto nelle sei pagine del documento di accompagnamento alle dimissioni, lascia poco spazio all’interpretazione. Costa ha messo del tutto in discussione le scelte programmatiche e organizzative dell’amministrazione comunale.

In questo modo, ha quasi rinnovato tutte le preoccupazioni che il gruppo di “Liberamente”, ad inizio gennaio, aveva riassunto in un documento, politico, consegnato all’avvocato Greco. Anche in quel caso, la logica era piuttosto palese. Senza risposte concrete, a livello amministrativo e di interventi da mettere in campo per superare le criticità, “Liberamente” avrebbe fatto un passo indietro, sganciandosi da Greco e dalla maggioranza. Le dimissioni di Costa, forse, hanno solo anticipato il finale.

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