Liberi consorzi, parola ai consiglieri: “Troppe speculazioni politiche”

 
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Gela. Si rivedranno nel primo pomeriggio davanti l’assemblea regionale siciliana: una seduta di consiglio comunale straordinaria è stata convocata a Palermo proprio nella giornata d’inizio della discussione sul disegno di legge relativo ai nuovi liberi consorzi di comuni.

Intanto, nel corso della seduta di lunedì sera non sono mancati i messaggi indirizzati a deputati regionali e grandi manovratori della riforma che dovrebbe permettere di dire basta alle province.
Mentre si è deciso di rinviare a giovedì sera la trattazione di tutti i punti all’ordine del giorno diversi da quello sui consorzi, non sono mancati gli interventi a difesa dell’operato dei consiglieri.
“Siamo in quest’aula – ha esordito Antonino Ventura dell’Udc – perché abbiamo tutti l’interesse a tutelare i diritti territoriali di questa città. Però, voglio evitare che si crei un calderone mediatico e, così, si inseriscano nel tabellino dei cattivi tutti i consiglieri che, per un motivo o per un altro, non potranno essere a Palermo durante la seduta convocata davanti l’Ars”. Dello stesso avviso il democratico Enrico Vella.
“Sembra quasi – ha ammesso – che la questione dei liberi consorzi venga utilizzata per fare semplice speculazione politica. In questo caso, non bisogna prendere a riferimento gli schieramenti alla base della nuova riforma. Si può essere compagni di partito ma non condividere determinate scelte”. Una linea sposata anche dall’altro esponente dell’Udc Guido Siragusa.
“Ricordiamoci – ha precisato – che il disegno di legge sui nuovi liberi consorzi è d’iniziativa parlamentare. Non c’è un unico schieramento che l’ha proposto. Evidentemente, esistono interessi di bottega sostenuti da chi non vuol perdere le proprie tradizionali circoscrizioni elettorali”.
Giuseppe Morselli, invece, ha chiesto lumi sulle mosse che intenderanno adottare i deputati regionali locali davanti al ddl che giungerà in aula a Palermo.
“Noi vogliamo solo la libertà di scegliere con quale consorzio stare – ha ribadito il presidente del comitato per lo sviluppo dell’area gelese Filippo Franzone – abbiamo già scritto al commissario dello stato per segnalare tutte le anomalie di questo disegno di legge che, in sostanza, non cambia nulla rispetto all’organizzazione delle vecchie province”. Adesso, nonostante le poche presenze registrate anche durante la seduta di lunedì, l’appuntamento è fissato a Palermo.

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