L’inchiesta sui Rinzivillo, prosegue la requisitoria d’accusa: pm traccia le strategie del clan

 
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Gela. Continua la requisitoria dell’accusa, sostenuta dai pm della Dda di Caltanissetta, nei confronti degli imputati coinvolti in uno dei filoni dell’inchiesta antimafia “Extra fines”. Il prossimo giugno, davanti al gup del tribunale di Caltanissetta, dovrebbero essere formulate le richieste per il presunto boss Salvatore Rinzivillo e per quelli che vengono considerati suoi sodali, ovvero Giandomenico D’Ambra, Gaetano Massimo Gallo, Giuseppe Flavio Gallo, Filippo Giannino, Marco Lazzari, Ivano Martorana, Rolando Parigi, Aldo Pione, Rosario Pione, Alessandro Romano ed Emanuele Romano. Sono state ricostruite le presunte trame che avrebbero portato al tentativo di ricostruire la famiglia Rinzivillo, dopo l’investitura a capo dello stesso Salvatore Rinzivillo, ottenuta con l’avallo dei fratelli ergastolani Antonio e Crocifisso. Oltre al giudizio abbreviato celebrato dal giudice dell’udienza preliminare del tribunale nisseno, è in corso anche quello ordinario tenuto dal collegio penale del tribunale di Gela. Il filone romano “Druso”, invece, è già arrivato al giudizio d’appello e tra gli imputati figura ancora Salvatore Rinzivillo. Sempre nella capitale, ma dai giudici del collegio penale, si sta celebrando il dibattimento scaturito sempre dalla tranche d’indagine “Druso”.

Nelle scorse settimane, inoltre, è stato messo a segno il blitz “Extra fines 2-Cleandro”, che ha condotto gli inquirenti a fare luce sulle possibili ramificazioni all’estero del gruppo Rinzivillo, con base in Germania e attivo anche nel traffico di droga. Gli imputati finiti dal gup di Caltanissetta sono difesi dagli avvocati Francesco Enia, Roberto Afeltra, Cristina Alfieri, Giuseppe D’Acquì, Rocco Guarnaccia, Giovanni Lomonaco, Michele D’Agostino, Umberto Goffi, Angelo Pacchioni, Patrizio Mercadante, Domenico Mariani, Giuseppe Minà, Francesco Maggiolini e Pierpaolo Dell’Anno.

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