L’olio di cottura per il Btu di Eni, sì Regione al progetto presentato da Ecorigen

 
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Gli impianti della bioraffineria

Gela. L’olio esausto di cottura, rigenerato e convertito in Ruco, servirà ad alimentare la produzione green della raffineria di contrada Piana del Signore. Sul progetto presentato da Ecorigen, che da anni opera nel sito industriale, è arrivato il sì del dipartimento ambiente dell’assessorato regionale. La progettazione proposta dall’azienda è stata ritenuta compatibile da un punto di vista ambientale ed è stato rilasciato il relativo nulla osta. Il provvedimento che chiude la procedura di verifica è stato emesso a seguito di quanto indicato nel parere della commissione tecnica specialistica e degli enti preposti. Anche la Riserva Orientata Biviere ha rilasciato parere favorevole. La Regione indica comunque delle prescrizioni che Ecorigen dovrà rispettare. Il progetto prevede la realizzazione di un sistema, che sarà a servizio della produzione della green refinery di Eni.

La trasformazione degli Uco in Ruco, nel processo di rigenerazione, servirà ad assicurare l’alimentazione di un impianto centrale nel ciclo green di raffineria, il Pot-Btu. Le attività predisposte nel progetto dell’azienda Ecorigen si svilupperanno in aree, interne al sito di raffineria, l’isola 13 e l’isola 9 (dove si prevede un punto per l’arrivo di Uco via terra). L’olio esausto di cottura arriverà non solo via terra ma anche tramite nave e in base alle linee progettuali, il sistema è destinato alla lavorazione di non meno di 400mila tonnellate all’anno di Uco (Used cooking oil).

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