Mercato e polemiche, Fasulo: non ci sono scelte clientelari

 
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Gela. La scelta di Settefarine come nuova sede del mercato settimanale continua a creare malumore. La proposta di prendere in affitto l’area di un imprenditore non piace.

Dopo le critiche mosse dal capogruppo del Pdl, Gaetano Trainito, il sindaco Angelo Fasulo ha provato a fare per l’ennesima volta chiarezza, come spesso gli è accaduto da quando siede sulla poltrona più importante della città. “Si tratta di un trasferimento temporaneo, non di una sede definitiva – ha detto – Il nostro obiettivo è chiaro: vogliamo collocare le bancarelle in un’area definitiva entro breve termine”. C’è chi fa aleggiare sospetti di favoritismi perché il titolare dell’area in questione sarebbe vicino a un deputato. “Non c’è alcun clientelismo – continua Fasulo – si tratta solo di una proposta che ci è parsa assolutamente vantaggiosa.

Da sempre, ho scelto di fare della trasparenza degli atti amministrativi una priorità assoluta. Su questo fronte non ammetto alcuna speculazione. L’allocazione del mercato settimanale dura da trent’anni. Adesso che un privato mette a disposizione un’area privata a costo gratuito nascono queste polemiche”. Poi spiega anche le motivazioni che hanno portato ad accettare la proposta di Settefarine. “L’area dell’Acropoli, di importante pregio archeologico, non può  continuare ad ospitare le bancarelle. Servono altri spazi sempre in attesa di concludere l’iter per la scelta della sistemazione definitiva”.

Infine il primo cittadino ha chiesto la collaborazione degli ambulanti affinchè non lascino l’area sporca. “Gli addetti alla pulizia sono efficienti ma non si può accettare che a conclusione dello svolgimento del mercato via dell’Acropoli si trasformi in un immondezzaio”. “Qualsiasi strada intrapresa dall’amministrazione Fasulo, non ha mai trovato una soluzione definitiva. Non dimentichiamo – ribatte il capogruppo del Pdl Gaetano Trainito  – le marce indietro che il sindaco è stato costretto a fare, tra le più clamorose quella sulla contrada Marchitello, quando ha dovuto cedere alle pressioni di un suo assessore che minacciava le dimissioni”.

“C’erano altre proposte – conclude Trainito –  anche vantaggiose per il comune. Dall’oggi al domani invece viene presa una decisione improvvisa ed inaspettata. Ciò è la dimostrazione di un’ amministrazione che si muove in maniera generica e superficiale. In questa coalizione predomina solo l’asse politico Fasulo-Federico”.

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