Minacce e maltrattamenti all’ex moglie, operaio a processo: in aula sentiti testimoni

 
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Gela. E’ accusato di maltrattamenti ai danni dell’ex moglie, che sarebbe stata più volte minacciata e costretta ad uno stato di sudditanza. Un operaio cinquantenne ne risponde davanti al giudice Eva Nicastro. L’ex consorte, che denunciò i fatti, è invece parte civile, con il legale Vittorio Giardino. In udienza, sono stati sentiti un collega di lavoro dell’imputato e un amico. L’altro operaio sentito ha raccontato delle trasferte lavorative che si effettuavano, settimanalmente. Il cinquantenne, con un rapporto matrimoniale ormai agli sgoccioli, si ritrovò fuori casa e senza sapere più nulla della moglie e dei figli. Della scelta della donna, che se ne andò ormai stanca di quegli atteggiamenti, l’imputato avrebbe saputo dal cognato. Anche l’amico, in aula come testimone, ha raccontato che ad un certo punto l’operaio, ora a processo, iniziò ad essere molto preoccupato. Il cinquantenne, con dichiarazioni spontanee, ha riferito che venne a conoscenza di un’altra relazione intrattenuta dalla moglie.

Le violenze, invece, non ci sarebbero mai state ai danni dei figli. L’imputato è difeso dall’avvocato Salvo Macrì e respinge le contestazioni che gli vengono mosse dalla procura. Altri testimoni saranno sentiti nel corso della prossima udienza.

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