Nessuna evasione fiscale, assolto ex amministratore delegato Eni

 
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Gela. La pubblica accusa ne aveva chiesto la condanna a sei mesi di reclusione: invece, il giudice Fabrizio Molinari lo ha prosciolto perché il fatto non costituisce reato. L’ex amministratore delegato di raffineria Battista Grosso era ritenuto responsabile

di un’evasione sul pagamento delle accise relative a circa tremila litri di gasolio venduti a livello locale dal gruppo Eni.
Stando ai magistrati della procura, sarebbe stato l’amministratore delegato ad avallare il mancato versamento. Una tesi decisamente contestata dalla difesa del manager, rappresentata in aula dall’avvocato Gualtiero Cataldo. In base alla linea difensiva, l’imputato non avrebbe avuto alcuna responsabilità in materia fiscale, soprattutto in un periodo nel quale si era appena insediato ai vertici della fabbrica di contrada Piana del Signore.
Ad avvallare la condanna, il pubblico ministero Tiziana Di Pietro. Il giudice Molinari, invece, non ha ritenuto fondati gli elementi portati in aula dall’accusa. Secondo l’avvocato Cataldo, il mancato pagamento delle accise su tremila litri di prodotto non avrebbe avuto alcuna logica: soprattutto per una fabbrica che, annualmente, produce tonnellate di gasolio. Valutazioni che, alla fine, sono state integralmente recepite dal giudice Fabrizio Molinari.
In base alle indicazioni giunte dalla difesa, inoltre, Battista Grosso non avrebbe avuto alcuna competenza nell’organigramma societario rispetto alla contabilizzazione e al successivo calcolo delle imposte da versare per la produzione.

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