Gela. I lavori edili furono effettivamente svolti e non ci fu alcuna irregolarità fiscale. Per questa ragione, il giudice Domenico Stilo ha assolto l’imprenditore C. M. finito sotto processo dopo le accuse mossegli dai magistrati della procura che lo ritenevano responsabile di irregolarità contabili commesse per aggirare gli obblighi imposti dalla legge ed evadere il fisco.
Furono i militari della guardia di finanza ad effettuare i controlli sui libri contabili del gruppo edile, attivo in città e non solo. Al centro delle indagini finirono anche i cantieri per la costruzione di un albergo. A conclusione del dibattimento, però, la stessa pubblica accusa ha chiesto l’assoluzione, confermata dal giudice Stilo.
I legali di difesa dell’imprenditore, fin dal primo momento, hanno rigettato le contestazioni mosse. Non a caso, sono stati prodotti tutti i documenti contabili necessari a provare che le operazioni finite al centro degli approfondimenti furono effettivamente svolte, soprattutto sul fronte della fornitura di materiali inerti.
