“Nessuna rapina in quel terreno”, i Calabrese si difendono dopo l’arresto

 
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Gela. Non ci sarebbe stata nessuna aggressione ai danni dei proprietari del terreno preso di mira per portare via diversi chili di arance.

Negano le accuse. Si sono difesi così, davanti al giudice delle indagini preliminari del tribunale di Ragusa, Emanuele, Angelo e Rosario Calabrese. Stando alle accuse, avrebbero aggredito i proprietari dell’appezzamento nella zona di Acate pur di portare via almeno cinquecento chili di arance. Difesi dall’avvocato Nicoletta Cauchi, hanno negato le accuse, ammettendo solo il furto di una minima parte degli agrumi.

Si sarebbero soltanto limitati a rispondere alle presunte minacce mosse nei loro confronti proprio dai titolari del terreno. Quindi, nessuna rapina. Si trovano, attualmente, ristretti agli arresti domiciliari. L’avvocato Cauchi, intanto, ha già chiesto la modifica della misura cautelare imposta ai tre. Spetterà al giudice delle indagini preliminari emettere il verdetto già nelle prossime ore.

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